Bonus Pos 2020: requisiti nel Decreto Fiscale e a chi spetta

Pubblicato il 1 Gennaio 2020 alle 10:37 Autore: Guglielmo Sano

Bonus Pos 2020: potrebbero essere in arrivo degli incentivi a negozianti e professionisti che si doteranno degli strumenti di pagamento digitale

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Bonus Pos 2020: requisiti nel Decreto Fiscale e a chi spetta

Bonus Pos 2020: niente più sanzioni per gli esercenti, anzi, potrebbero essere in arrivo degli incentivi a negozianti e professionisti che si doteranno degli strumenti di pagamento digitale.  

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Bonus Pos 2020: stop alle sanzioni per gli esercenti

Inizialmente, la Legge di Bilancio per il prossimo anno sembrava destinata a contenere anche delle sanzioni per gli esercenti nel caso in cui non si fossero dotati degli strumenti necessari a consentire pagamenti digitali, quindi, tracciabili. In realtà, già nel 2012 è stato fissato l’obbligo per gli esercenti di dotarsi di Pos dall’esecutivo guidato da Mario Monti. Tuttavia, allora come adesso nella norma è fissato un meccanismo sanzionatorio, per cui – di fatto – è come se la legge non fosse mai entrata in vigore anche se lo pienamente dal 2014.

La questione doveva essere risolta, appunto, con l’articolo 23 della manovra per il 2020 che alla fine non è passato all’esame del Parlamento. Tra le ipotesi sul tavolo l’aveva spuntata quella che vedeva gli esercenti multati di 30 euro più il 4% del valore della transazione. Successivamente, però, il Governo ha provato ad accordarsi con le banche per una riduzione delle commissioni, valutando anche la possibilità di far slittare le sanzioni a luglio. Fallito il tentativo di far approvare un credito di imposta del 30% sulle commissioni agli istituti di credito, la maggioranza ha preferito lasciar perdere.

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In arrivo degli incentivi per dotarsi del Pos?

Detto ciò, ora la situazione sembra essersi del tutto capovolta. Infatti, dal primo gennaio 2020, non solo non saranno previste delle multe per negozianti e professionisti che non hanno ancora in dotazione il Pos ma addirittura potrebbero essere messi in campo degli incentivi fiscali – forse consistenti – per favorire la digitalizzazione dei pagamenti. Sostanzialmente, ad ogni esercente (a patto che non superi i 400mila euro di ricavi) potrebbe spettare, sotto forma di credito di imposta, un bonus che, secondo le stime diffuse dalla stampa specializzata, potrebbe essere di importo compreso tra i 70 e i 115 euro.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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