Conto corrente N26: pignoramento e possibili blocchi Italia. Come funziona

Pubblicato il 30 Dicembre 2019 alle 08:51 Autore: Daniele Sforza

I titolari di un conto corrente N26 sono esentati da un pignoramento dello stesso? Non è proprio così, ma va detto che è difficile. Spieghiamo perché.

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Conto corrente N26: pignoramento e possibili blocchi Italia. Come funziona

Prelevare i nostri soldi da una banca italiana e trasferirli in un conto corrente di una banca tedesca, il famoso N26 che ha preso molta quota negli ultimi mesi, potrebbe salvarci dal pignoramento? Non proprio: chi evade il fisco o contrae debiti con un creditore non può sfuggire alle leggi nazionali e continentali ed è tenuto comunque a regolarizzare la propria posizione. Aprire un conto corrente come N26 non salva da nessun rischio di pignoramento, né tantomeno da un’eventuale azione giudiziaria perpetrata nei nostri confronti. Aprire un conto N26 non ci salva neppure dall’imposta di bollo che ammonta a 34,20 euro all’anno per le giacenze superiori a 5.000 euro annui.

Pignoramento conto corrente: come funziona, in breve

Come ben saprete, il pignoramento avviene quando un soggetto contrae un debito con un creditore. Quest’ultimo decide di agire per vie legali al fine di riprendersi quanto gli spetta e lo fa tramite decreto ingiuntivo che viene notificato al debitore. Nel caso in cui il creditore sia in possesso di prove documentali, può rivolgersi direttamente all’ufficiale giudiziario e avviare così direttamente la procedura di pignoramento, previo avviso al debitore, che in ogni caso dovrà essere messo al corrente dell’azione giudiziaria nei suoi confronti tramite apposita notifica. Il pignoramento deve però essere sempre preceduto dal cosiddetto atto di precetto, che consente al debitore di avere altro tempo per regolarizzare la propria posizione (entro 10 giorni).

Pignorare un conto corrente oggi non è una procedura difficile, perché c’è maggiore trasparenza rispetto a prima. Grazie alle informazioni contenute nell’Anagrafe dei conti correnti, se c’è un’azione giudiziaria in corso, sarà molto semplice pignorare il conto del debitore, anche perché le banche sono tenute ad arricchire l’Anagrafe tramite apposite comunicazioni periodiche.

Conto corrente N26: si può pignorare?

Ma un conto corrente come N26, che è di fatto una banca tedesca, è ugualmente pignorabile? La risposta è sì, anche se la procedura di pignoramento potrebbe risultare più difficile (perché deve essere fatta in Germania) ed è per questo motivo che spesso si preferisce evitare. N26, come abbiamo detto, è una banca tedesca, pertanto deve rispettare la normativa europea relativa alla trasparenza bancaria. In caso di un atto giudiziario in corso e di una richiesta da parte di un’autorità pubblica, la banca dovrà fornire le informazioni del caso. Il conto corrente, dunque, potrà essere pignorato, ma la differenza fondamentale tra le banche italiane e N26 è che quest’ultima banca risiede in Germania e, pur tenuta a rispettare la normativa europea, non è vincolata da quella italiana, e pertanto non è tenuta a comunicare i dati in suo possesso all’Anagrafe dei C/C nazionale. Come spiega La Legge per Tutti “se anche è astrattamente possibile pignorare il conto N26”, effettuando tale procedura in Germania, “le possibilità che ciò avvenga sono risicate”.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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