Botti capodanno 2020: 204 feriti e 1 morto. Napoli maglia nera

Pubblicato il 1 Gennaio 2020 alle 18:58 Autore: Alessandro Faggiano

Botti capodanno 2020: 204 feriti e 1 morto. Napoli maglia nera con ben 48 feriti (praticamente il 25% del totale). Un morto ad Ascoli Piceno.

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Botti capodanno 2020: 204 feriti e 1 morto. Napoli maglia nera

Come ogni capodanno, dopo la notte di San Silvestro e i consueti brindisi e propositi per l’anno nuovo, tocca fare il triste bilancio dei feriti da botti e petardi. Quest’anno, il numero di feriti si è fermato a 204. Un po’ di meno rispetto all’anno scorso (216) e con un numero complessivo che conferma un trend in decrescita.

Un morto ad Ascoli Piceno

Purtroppo, anche quest’anno c’è stata una dipartita legata ai festeggiamenti per la fine dell’anno. Si segnala la scomparsa di un giovane di 26 anni di Ascoli Piceno che, per provare a spegnere un incendio generato da un petardo, è caduto in un dirupo. Una tragedia che conferma la pericolosità – diretta o indiretta – dei botti di capodanno.

Il bilancio dei botti di capodanno 2020

Oltre alla prematura dipartita del giovane ascolano, si segnalano 13 feriti gravi. Uno degli incidenti più drammatici si è verificato a Milano, dove un giovane 23enne, nel tentativo di raccogliere un petardo inesploso, è stato colpito in pieno dalla deflagrazione dell’ordigno. Il referto è da brividi: amputazione traumatica della mano destra e ferite multiple al volto e agli arti inferiori con prognosi di 90 giorni. Tra le vittime dei botti di capodanno 2020 anche un bambino di appena 4 anni, sempre nel milanese, che ha riportato la frattura di un dito con una prognosi di 30 giorni.

Nella maggior parte dei casi segnalati nella nottata di San Silvestro, i feriti sono rimasti colpiti nel tentativo di raccogliere o riaccendere un petardo inesploso. È questa, di fatti, la prima precauzione che viene ripetuta dalle forze dell’ordine: mai provare a raccogliere o accendere un petardo inesploso.

13 feriti a Roma, 48 a Napoli

La capitale ha sofferto, in modo particolare, l’utilizzo di petardi e botti (quasi sempre illegali). Tra i casi più gravi, c’è l’amputazione della mano di un uomo di 33 anni: nel tentativo di accendere un petardo, quest’ultimo è scoppiato all’improvviso e ha dilaniato la mano destra della persona rimasta ferita.

La maglia nera va però, anche quest’anno, a Napoli. Nel partenopeo, tra Comune e Provincia, si sono registrati ben 46 feriti legati ai botti di capodanno 2020 più altri due colpiti da lanciarazzi.

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L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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