Ferie libero professionista e scontrino elettronico: le novità del fisco

Pubblicato il 10 Gennaio 2020 alle 14:41 Autore: Daniele Sforza

Nuovi obblighi e adempimenti per i commercianti: tra ferie libero professionista e scontrino elettronico ci sono ancora alcune novità da sapere.

Ferie libero professionista e scontrino elettronico
Ferie libero professionista e scontrino elettronico: le novità del fisco

Lo scontrino elettronico è una delle novità più importanti di quest’anno per i commercianti. L’obbligo è entrato in vigore a partire dallo scorso 1° luglio per gli esercenti con volume d’affari superiore a 400 mila euro, mentre dal 1° gennaio 2020 l’utilizzo dello scontrino elettronico è diventato obbligatorio per tutti. Ciò ha significato per molti commercianti munirsi di un nuovo registratore telematico apposito o aggiornare quello vecchio. È previsto comunque un lasso di tempo per adeguarsi alle novità, anche se entro inizio marzo gli esercenti dovranno trasmettere i corrispettivi giornalieri secondo le modalità della legge. Per saperne di più a tal proposito, puoi leggere questo articolo. Perché qui parleremo di un’altra novità di cui forse non molti sono a conoscenza, ma di cui ha parlato Michele Di Lollo su Il Giornale. Ovvero che quando l’attività è chiusa, per ferie o per malattia, l’Agenzia delle Entrate deve saperlo.

Ferie libero professionista e scontrino elettronico: cosa comunicare

“Lo Stato pretende di conoscere dall’esercente anche le chiusure settimanali e le ferie”, scrive il giornalista. “Deve comunicarlo obbligatoriamente e, se non lo fa, rischia una sanzione”. La chiusura di un’attività (per ferie o per altri motivi) dovrebbe essere decisa dal commerciante in autonomia, ma il registratore di cassa, in diretta comunicazione con l’Agenzia delle Entrate, deve essere a conoscenza delle giornate in cui il dichiarato sarà zero. Il registratore, all’ultima trasmissione utile, deve “provvedere all’elaborazione e all’invio di un unico file contenente la totalità dei dati (a importo zero) relativi al periodo di interruzione per i quali l’esercente non ha effettuato l’operazione di chiusura giornaliera”.

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Ma tra le altre novità che scoraggiano l’apertura di imprese commerciali e che riguardano la novità dello scontrino elettronico, spuntano anche quelle legate alla possibile rottura del registratore di cassa. In questo caso spetta al commerciante chiamare il tecnico per una tempestiva risoluzione e nel frattempo i dati dei corrispettivi dovranno essere annotati su appositi documenti cartacei o informatici, utilizzando ad esempio un file Excel.

Intanto, citando qualche numero, il quotidiano afferma che al momento ci sono circa 1,6 milioni di apparecchi in circolazione, ma di questi solamente poco più di 500 mila apparecchi sarebbero adatti alla trasmissione degli scontrini elettronici. Il tempo per adeguarsi stringe ogni giorno sempre di più.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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