Influenza marzo 2020: sintomi, contagio e come riconoscere il Coronavirus

Pubblicato il 4 Marzo 2020 alle 11:45 Autore: Daniele Sforza

Influenza marzo 2020: non parliamo di coronavirus, ma dell’influenza stagionale che tradizionalmente colpisce ogni anno. Ma come distinguerla?

Influenza marzo 2020 sintomi e contagio
Influenza marzo 2020: sintomi, contagio e come riconoscere il Coronavirus

Influenza marzo 2020, gli ultimi dati emersi dal rapporto Influnet relativamente all’8° settimana dell’anno ci riportano diversi numeri interessanti. Ma ancor più interessante, in questo periodo, è saper distinguere l’influenza normale da quella legata al coronavirus, visto che i sintomi possono essere molto simili, se non pressoché identici. La diffusione mediatica di notizie inerenti il coronavirus, tuttavia, ha portato in auge suggerimenti e raccomandazioni utili anche per la “semplice” influenza, come le precauzioni da prendere per evitare il contagio (lavarsi le mani, in primis).

Influenza marzo 2020: cosa dice l’ultimo rapporto Influnet

Stando a quanto riportato nell’ultimo rapporto Influnet, che prende in esame il periodo 17-23 febbraio 2020, nell’8° settimana di quest’anno il numero dei casi di sindrome simil-influenzale continua la sua parabola discendente dopo aver raggiunto il picco stagionale nella quinta settimana del 2020 con un livello di incidenza pari a 12,7 casi per mille assistiti. Il livello di incidenza raggiunto si colloca all’interno della soglia di intensità media. Nel nostro Paese l’incidenza totale corrisponde a 9,5 casi per mille assistiti e la fascia di popolazione colpita maggiormente è quella dei bambini al di sotto dei 5 anni, tra i quali si registra un’incidenza pari a 29,4 casi per mille assistiti. Nell’ultima settimana rilevata il numero dei casi stimati è pari a circa 572.000, per un totale di 6.196.000 casi individuati dall’inizio della sorveglianza.

Influenza marzo 2020 “normale” e coronavirus: le differenze e come distinguerle

Per sapere come distinguere l’influenza “normale” dal coronavirus è necessario fare riferimento alle fonti ufficiali e quindi alle comunicazioni del Ministero della Salute. I sintomi più comuni di una persona infetta da coronavirus includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, invece, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e morte. L’infezione dal nuovo coronavirus può causare sintomi leggeri come raffreddore, mal di gola, tosse e febbre, oppure sintomi più pesanti, come polmonite e difficoltà respiratorie. In generale i sintomi sono lievi e a inizio lento, mentre alcune persone, seppur infettate, non sviluppano sintomi né malessere. Inoltre, stando ai dati del Ministero, circa l’80% delle persone guarisce senza bisogno di cure speciali, mentre circa 1 persona su 6 si ammala gravemente, sviluppando difficoltà respiratorie. Le persone più suscettibili alle forme gravi sono gli anziani e quelli con malattie pregresse, che possono essere tumori, diabete e malattie cardiache.  

Sondaggi coronavirus: italiani confusi e preoccupati

Le differenze con la classifica influenza stagionale? Difficile definirle, visto che i sintomi sono simili (tosse, febbre e raffreddore) anche se sono causati da virus differenti. In caso di sospetto coronavirus, risulta necessario effettuare esami di laboratorio per confermare la diagnosi.  

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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