Aumento stipendio luglio 2020: Azzolina, busta paga più pesante

Pubblicato il 6 Marzo 2020 alle 10:08 Autore: Daniele Sforza

Aumento stipendio in arrivo a luglio 2020 per gli insegnanti: l’annuncio del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina. Ecco gli importi.

Aumento stipendio luglio 2020 Azzolina insegnanti
Aumento stipendio luglio 2020: Azzolina, busta paga più pesante

A partire da luglio 2020 il personale degli insegnanti riceverà un aumento stipendio, e quindi una busta paga mensile (leggermente) più gonfia. L’annuncio è stato dato dal ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, che in un’intervista a Il Mattino, rispondendo a una domanda sul degrado nelle scuole e sul ruolo degli insegnanti, troppo spesso penalizzato sotto l’aspetto della retribuzione, ha comunicato i nuovi importi supplementari.

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Aumento stipendio luglio 2020: gli importi

L’aumento riguarderà sia i docenti di ruolo, sia i docenti precari e sarà determinato dal taglio del cuneo fiscale che, come ben sappiamo, riguarda tutti i lavoratori dipendenti. “Io ho un obiettivo”, ha affermato il ministro Azzolina. “Dimostrare di poter fare funzionare questa amministrazione e di saper spendere tutte le risorse a disposizione e le assicuro che non è stato fatto. A quel punto avremo come Ministero la forza di pretendere un impegno ancora maggiore da dedicare alla scuola”. Quindi il riferimento al taglio del cuneo fiscale, che “porterà da luglio in media 68 euro netti al mese a docente, sia precario sia di ruolo”. La chiosa è sul tanto atteso rinnovo del CCNL: “Parallelamente partiranno i tavoli per il rinnovo dei contratti, su cui sono già state stanziate risorse in Legge di Bilancio”.

Sindacati insoddisfatti

Dai sindacati sono emerse reazioni non molto soddisfatte. Dopotutto, quando si parla di aumenti in busta paga questi devono essere considerati una misura ad hoc e non una conseguenza di un’altra misura, che è il taglio del cuneo fiscale e che perciò riguarda tutti i lavoratori dipendenti e non solo quelli della scuola. Al di là di un aumento ritenuto non sufficiente e che non tende a ridurre la distanza salariale con i colleghi europei, il problema consiste nel far passare la conseguenza di una misura per un aumento stipendiale voluto. Elemento questo che potrebbe non passare inosservato alle eventuali future discussioni sul nuovo CCNL.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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