Ultime notizie Corona: Avigan farmaco Coronavirus, ecco a cosa serve

Pubblicato il 23 Marzo 2020 alle 20:22 Autore: Giuseppe Spadaro

Ultime notizie Corona: dal video registrato a Tokyo sino alle precisazione dell’Agenzia del Farmaco e le intenzioni di Zaia. Cosa è l’Avigan e a cosa serve.

Biologo in un laboratorio di ricerca
Ultime notizie Corona: Avigan farmaco Coronavirus, ecco a cosa serve

Ultime notizie Corona – Come spesso accade purtroppo in questi casi a regnare sovrana è la confusione. Intorno all’Avigan, un farmaco utilizzato in Giappone come antivirale, si è scatenata una grande attenzione e l’opinione pubblica sembra dividersi tra coloro che credono all’efficacia del medicinale e tra chi invece, secondo quanto affermano le autorità nazionali preposte, sembrano molto più cauti.

Ultime notizie Corona, il video da Tokyo

Il tutto è partito dal video pubblicato sabato 22 marzo 2020 da Cristiano Aresu, un farmacista di 41 anni del Lazio, che ha ripreso alcune scene a Tokyo spiegando che proprio grazie al farmaco in Giappone la quotidianità non stia risentendo dell’emergenza Coronavirus (facendo un parallelo con l’Italia dove sono in vigore numerose misure anti-contagio da COVID-19). L’Avigan, stando a quanto descritto nel video, sarebbe la soluzione per i contagiati da COVID-19.

Avigan è il nome con cui viene commercializzato il farmaco antivirale favipiravir. Il farmaco è prodotto dall’azienda farmaceutica Toyama Chemical (del gruppo giapponese Fujifilm) ed è attivo contro alcuni tipi di virus a RNA. La finalità del farmaco è di bloccare i meccanismi utilizzati dai virus per replicarsi nell’organismo. C’è però da sottolineare che le autorità competenti giapponesi hanno autorizzato il suo impiego solo in alcuni casi. E solo a fronte del fatto che altri farmaci antivirali si dimostrino non efficaci.

La ricerca

Un altro aspetto spesso tirato in ballo nelle discussioni di questi giorni riguarda una ricerca condotta in Cina da Qingxian Cai (Università di Shenzhen) che ha avuto per protagonista l’Avigan. Una ricerca condotta su 80 pazienti. L’obiettivo è stato quello di confrontare il farmaco con altri antivirali. In base alle conclusioni della ricerca grazie ad Avigan sarebbe stato ridotto di 4 giorni la scomparsa del coronavirus. Quindi 7 giorni in meno rispetto agli 11 giorni mediamente misurati di impiego di altri medicinali. Ed in base alla stessa ricerca ci sarebbe un miglioramento delle TAC ai polmoni nel 91 per cento dei casi.

Ultime notizie Corona, chiarimenti dall’Agenzia Italiana del farmaco

Nel giro di poco tempo e visto il clamore suscitato dal video sono giunte alcune precisazioni dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa).

“Il medicinale – ha spiegato l’Agenzia – non è autorizzato né in Europa, né negli Usa. Ad oggi, non esistono studi clinici pubblicati relativi all’efficacia e alla sicurezza del farmaco nel trattamento della malattia da Covid-19. Sono unicamente noti dati preliminari, disponibili attualmente solo come versione pre-proof (cioè non ancora sottoposti a revisione di esperti), di un piccolo studio non randomizzato, condotto in pazienti con Covid-19 non grave con non più di 7 giorni di insorgenza, in cui il medicinale favipiravir è stato confrontato all’antivirale lopinavir/ritonavir (anch’esso non autorizzato per il trattamento della malattia Covid-19), in aggiunta, in entrambi i casi, a interferone alfa-1b per via aerosol”.

“Sebbene – ha aggiunto la nota dell’Aifa – i dati disponibili sembrino suggerire una potenziale attività di favipiravir, in particolare per quanto riguarda la velocità di scomparsa del virus dal sangue e su alcuni aspetti radiologici, mancano dati sulla reale efficacia nell’uso clinico e sulla evoluzione della malattia. Gli stessi autori riportano come limitazioni dello studio che la relazione tra titolo virale e prognosi clinica non è stata ben chiarita e che, non trattandosi di uno studio clinico controllato, ci potrebbero essere inevitabili distorsioni di selezione nel reclutamento dei pazienti”.

Ultime notizie Corona – Intanto il presidente della Regione Veneto ha subito fatto sapere di avere intenzione di sperimentare il farmaco a livello regionale e di aver avuto l’ok dall’Aifa per la sperimentazione dello stesso farmaco

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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