Pensioni ultima ora: Quota 100 da abolire il prossimo anno? Le indiscrezioni

Pubblicato il 24 Aprile 2020 alle 17:54 Autore: Giuseppe Spadaro

Pensioni ultima ora: abolizione di Quota 100 con 1 anno di anticipo per recuperare risorse economiche necessarie allo Stato per il dopo-emergenza. Il punto.

Clessidra
Pensioni ultima ora: Quota 100 da abolire il prossimo anno? Le indiscrezioni

Pensioni ultima ora – Torna prepotentemente alla ribalta, con l’emergenza coronavirus, la materia previdenziale. In particolare è Quota 100 ad attirare le attenzioni del dibattito politico: anche perché si tratta di una misura temporanea e c’è da tempo la volontà da parte di alcune forze politiche (come Italia Viva) di anticiparne la scadenza. Al momento e al netto di nuovi interventi legislativi Quota 100 resterà in vigore sino 31 dicembre 2021.

Pensioni ultima ora, il dibattito sulla abolizione di Quota 100

Con Quota 100, introdotto col decreto 4/2019 dal governo Conte I, è possibile andare in pensione con 62 anni di età e 38 anni di contributi. Mentre con la cosiddetta legge Fornero serve raggiungere almeno i 67 anni. Dunque, in assenza di Quota 100, si restringono le maglie di accesso alla pensione con un conseguente risparmio per le casse dello Stato.

Perciò, data l’emergenza coronavirus e l’esigenza di individuare risorse da mettere a disposizione, c’è chi in vista del documento di economia e finanza ed in previsione della prossima legge di bilancio ritiene percorribile la strada della abolizione della misura Quota 100 con un anno di anticipo. Con la validità sino al 31 dicembre 2020 anziché 31 dicembre 2021. C’è da dire che ogni qualvolta è emersa tale ipotesi sia esponenti del Movimento 5 Stelle che del Partito Democratico (compreso il ministro dell’economia in carica Roberto Gualtieri) hanno ribadito l’opportunità di non cambiare le regole previdenziali in corsa. Ma oggi c’è chi è convinto che la pandemia e la conseguente crisi economica potrebbero anche cambiare le sorti della decisione finale.

Liquidità e previdenza

Pensioni ultima ora – Ieri abbiamo riferito della preoccupazione che, stando ai rumors, si starebbe facendo largo sul rischio per lo Stato di non riuscire più a pagare pensioni. Un allarme che circolerebbe anche in alcuni settori della maggioranza. Di mezzo c’è la partita dell’Italia in chiave europea con la possibilità di accedere al fondo Salva-Stati o comunque di utilizzare strumenti economici in grado di garantire la necessaria liquidità al Paese. Certamente tutto il quadro rende sempre più difficile, almeno nell’immediato, l’individuazione di una nuova riforma previdenziale che garantisca maggiore flessibilità in uscita, come richiesto da tempo e a più riprese dai sindacati. Oggi c’è appunto da affrontare l’emergenza, individuare le risorse per rilanciare economicamente il Paese evitando di far crescere a dismisura la disoccupazione, di perdere competitività posizioni a livello europeo ed allo stesso tempo determinare rischi per la tenuta dei conti dello Stato.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
Tutti gli articoli di Giuseppe Spadaro →