Ponte di Genova, quasi ultimata l’opera dell’autostrada A10

Pubblicato il 26 Aprile 2020 alle 15:22 Autore: Giorgia Garda
Cantiere Ponte Morandi

Proprio in concomitanza con la decisione di istituire un memoriale per le vittime del tragico crollo del ponte Morandi, il ponte di Genova verrà ultimato dopo quasi un anno dall’inizio dei lavori. L’1 Luglio 2019 l’Italia aveva assistito alla demolizione delle pile 10 e 11, le uniche rimaste in piedi dopo il crollo: i due piloni erano stati fatti esplodere circa una settimana dopo l’avvio dei lavori per realizzare l’opera. L’1 Ottobre è stato varato il primo impalcato, mentre a Febbraio si è conclusa la costruzione delle 18 pile che reggono la campata. Nei prossimi giorni tocca quindi al varo definitivo, che segnerà la fine della costruzione del ponte.

Ponte di Genova, i dettagli della costruzione

Il nuovo ponte è sorto al posto del Morandi, che cedette tragicamente nella tarda mattinata del 14 Agosto 2018. Il ponte sovrastava il torrente Polcevera ed i quartieri genovesi di Sampierdarena e Cornigliano. Quali sono le caratteristiche del nuovo progetto realizzato dalla joint venture Pergenova, costituita da Salini Impregilo e Fincantieri? Per la sua messa in piedi sono stati impiegati 24.000 tonnellate di acciaio e carpenteria metallica, oltre a 67.000 metri cubi di calcestruzzo; la lunghezza è di poco più di un chilometro. La realizzazione dell’opera è stata possibile grazie al lavoro incessante di quasi duemila operai che, divisi su turni sia giornalieri che notturni, sono venuti meno al loro compito soltanto il 25 Dicembre. Il ponte di Genova rappresenta un nuovo inizio, è un simbolo di rinascita per una città ancora sconvolta da ciò che accadde quasi due anni fa.

Parlano i familiari delle vittime

Chi pagò di più il prezzo della noncuranza e della negligenza, senza dubbio, furono le vittime. Il crollo costò infatti la vita a 43 persone, e ad oggi i loro congiunti non sono pacificati. “Un’inaugurazione chiassosa e festosa è una cosa che giudichiamo negativamente” ha dichiarato Egle Possetti, presidente del comitato per la memoria delle vittime del Ponte Morandi, che quel giorno ha subìto la perdita della sorella e di due nipoti.

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