Coronavirus e caldo: perché non sparirà secondo gli esperti

Pubblicato il 27 Maggio 2020 alle 10:31
Aggiornato il: 24 Giugno 2020 alle 23:13
Autore: Daniele Sforza

Il coronavirus sparirà con il caldo? Questa è una domanda che abbiamo sentito spesso nelle ultime settimane. Ecco cosa dicono gli esperti.

Coronavirus ultime notizie: secondo lockdown possibile. Cosa si rischia
Coronavirus e caldo: perché non sparirà secondo gli esperti

Il caldo sarà in grado di uccidere il coronavirus? Stando alle ultime dichiarazioni di alcuni esperti, sembra che il caldo abbia delle conseguenze importanti sul virus, ma non tali da sopprimerlo totalmente. Il coronavirus potrebbe ricomparire con l’emergere dei primi freddi, uscendo tuttavia temporaneamente di scena durante la stagione calda. Ecco quali sono gli ultimi aggiornamenti a riguardo.

Coronavirus e caldo: c’è legame tra virus e clima?

Il legame tra il coronavirus ed il clima sembra esserci, come rivelato dal medico legale e ricercatore di Meleam, una società specializzata in medicina del lavoro, Pasquale Mario Bacco ai microfoni dell’Adnkronos. “Sars-CoV-2, come tutti i coronavirus, è condizionato in maniera determinante dal clima”. Stando ad analisi di laboratorio, sembra che aumenti la temperatura dei terreni di coltura e portandola tra 25 e 30 gradi, “circa il 53% dei ceppi non sopravvive e il restante dimostra un’attività di circa 12 volte inferiore”.

Da ciò ne consegue che durante la stagione estiva l’attività del virus sarà molto limitata e scarsamente aggressiva, “ma siccome riesce a sopravvivere, probabilmente riapparirà con lo scendere delle temperature. La mia idea è che non sparirà, come invece ha fatto la Sars”. Resta tuttavia logico pensare che, visto il legame con le temperature, “Sars-CoV-2 si manifesterà sempre in maniera più incisiva nelle zone più fredde d’Italia”.

In merito al possibile vaccino, Bacco afferma che il virus “presenta delle sensibili mutazioni, realizzate anche in tempi brevi”. La conseguenza di ciò è che potrebbe essere “scarsa la possibilità di realizzare un vaccino che possa essere oggettivamente efficace per un tempo meritevole di considerazione”.

Boccia: “Se basso rischio si riparte il 3”

Coronavirus perde forza in Italia: le parole di Guido Silvestri

Vanno poi considerati i dati degli ultimi giorni, come riportato anche il virologo Guido Silvestri, docente della Emory University di Atlanta. L?esperto, facendo il punto sul Covid in Italia, a ormai più di tre settimane dal 4 maggio, giorno uno della fase 2, ha affermato che siamo arrivati al “cinquantaduesimo giorno consecutivo in cui calano i ricoveri in terapia intensiva per Covid-19 in Italia”, così come “scende il numero dei ricoveri ospedalieri”. Resta tuttavia uno scenario significativo per comprendere la gravità del virus, visto che risulta “possibile che la fase finale di questo declino sia lenta se le degenze residuali sono lunghe”. Anche al di fuori dei confini nazionali (fatta eccezione per qualche Paese) la situazione sta migliorando e in Germania “si registra una progressiva attenuazione dell’impatto sanitario di Covid-19”.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
Tutti gli articoli di Daniele Sforza →