Parlamento europeo: von der Leyen spiega il Piano “Next Generation”

Pubblicato il 27 Maggio 2020 alle 17:47
Aggiornato il: 24 Giugno 2020 alle 23:13
Autore: Eugenio Galioto

Parlamento europeo: von der Leyen spiega “Next Generation”, il piano della Commissione Ue per il Recovery Fund. All’Italia le risorse maggiori.

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Parlamento europeo: von der Leyen spiega il Piano “Next Generation”

È in corso la seduta del parlamento europeo sulla proposta della Commissione Ue del Recovery Fund, il Fondo per la Ripresa la cui discussione ha caratterizzato i negoziati precedenti tra i “Ventisette”.

La Commissione Ue, sollecitata dalla proposta franco-tedesca dei giorni scorsi, prevede lo stanziamento di 750 miliardi di euro, da associare al bilancio comunitario 2021-2027.

Il Fondo sarà distribuito in questo modo:

  • 500 miliardi di finanziamenti a fondo perduto
  • 250 miliardi sotto forma di prestiti.

Parlamento europeo, il Piano di Ursula von der Leyen

Alla seduta del Parlamento europeo è intervenuta direttamente la stessa Presidentessa della Commissione Ue Ursula von der Leyen a esporre quello che ha definito “Next Generation Eu”, il piano della rinascita (Recovery) della Commissione.

“La crisi ha effetti di contagio in tutti i Paesi e nessuno può ripararsi da solo” – ha affermato Ursula von der Leyen. “Un’economia in difficoltà da una parte indebolisce una forte dall’altra. Divergenze e disparità aumentano e abbiamo solo due scelte: o andiamo da soli, lasciando Paesi e regioni indietro, o prendiamola strada insieme. Per me la scelta è semplice, voglio che prendiamo una strada forte insieme. Le proposte più coraggiose sono anche quelle più sicure”. Ha poi aggiunto: “per questo che oggi proponiamo il Fondo ‘Next Generation Ue’ da 750 miliardi, che si aggiungerà a un Quadro finanziario pluriennale (Qfp) che è stato riveduto a 1.100 miliardi, arrivando così ad un totale di 1.850 miliardi“.

Le risorse per l’Italia e i Paesi più colpiti dalla crisi

All’Italia è stata riconosciuta la cifra più alta nell’euro-zona. Si tratterebbe di 172,7 miliardi, di cui 81 sotto forma di sovvenzioni e 90,9 miliardi come prestiti.

La Presidentessa della Commissione Ue, nell’intervento al Parlamento europeo, ha proposto di fissare a 1.100 miliardi il tetto di spesa al Bilancio Ue 2021-2021. Il piano “Next Generation” della Commissione Ue sarà discusso nel corso del vertice del Consiglio Europeo il 17 e il 18 giugno.

Secondo il Piano della Commissione, il Fondo (750 miliardi di euro) sarà raccolto direttamente sui mercati attraverso l‘emissione di bond, titoli di debito comuni, che andranno a finanziare il Recovery Fund.

Dei complessivi 750 miliardi, 560 andranno a finanziare proprio il Fondo di rilancio (Recovery and resilience facility), che sarà composto per buona parte (310 miliardi) da sovvenzioni a fondo perduto a disposizione degli Stati (grants), mentre per l’altra (250 miliardi) sotto forma di prestiti a lungo termine.

I rimanenti 55 miliardi saranno devoluti al sostegno per la PMI e la spesa sanitaria (react Eu), di cui 31 miliardi ai meccanismi di supporto alla solvibilità delle imprese (inclusi gli interventi di ricapitalizzazione, come quelli previsti nel nostro Decreto “Rilancio”), 15 miliardi allo Strategic investment facility e 9,4 miliardi per i sistemi sanitari nazionali duramente colpiti dalla crisi pandemica.

Altra novità del Piano presentato al Parlamento europeo riguarderebbe l’intervento sugli impegni finanziari degli Stati membri per il bilancio pluriennale, il cui tetto sarebbe alzato al 2% del Prodotto Nazionale Lordo (Pnl) comunitario. La differenza tra tetto di impegni e tetto di spesa verrebbe impiegata come garanzia per l’emissione di debito comune.

Oltre all’Italia, il Paese che più beneficerebbe delle sovvenzioni e dei prestiti del Fondo, c’è la Spagna che riceverebbe 140,466 miliardi (di cui 77,324 in sovvenzioni e 63,122 in prestiti) e la Polonia cui spetterebbero 63,838 miliardi (37,693 in sovvenzioni e 26,146 in prestiti). Seguono poi Francia con 38,772 miliardi di sole sovvenzioni, Grecia con 31,997 miliardi (22,562 miliardi in sovvenzioni e 9,436 miliardi in prestiti) e la Romania con 31,206 miliardi (19,626 miliardi in sovvenzioni e 11,580 in prestiti).

Alla Germania, meno colpita dalla crisi economica a seguito dell’epidemia, spetterebbero 28,6 miliardi di sole sovvenzioni. Non ricorreranno ad alcun prestito, oltre alla Germania e Francia, anche i “Falchi del Nord” che si sono duramente opposti agli eurobond e ad un Recovery Fund costituito principalmente di sovvenzioni: Belgio, Danimarca, Irlanda, Lussemburgo, Olanda, Austria, Finlandia, Svezia.

Il totale degli investimenti, ha spiegato Ursula von der Leyen al Parlamento europeo, ammonta a 3.100 miliardi di euro, finanziamenti che la Commissione “raccoglierà sui mercati e metterà a disposizione degli Stati membri” e che “dovranno essere rimborsati attraverso i futuri bilanci dell’UE, non prima del 2028 e non dopo il 2058“.

Piano “Next Generation Ue” della Commissione: le reazioni

Il Presidente del Consiglio europeo Michel ha definito la proposta della Commissione europea per il Recovery Fund presentata in Parlamento europeo “un importante passo in avanti”, per cui sarà necessario “fare di tutto per arrivare a un accordo prima della pausa estiva”.

Non sono mancati reazioni discordanti nei confronti dell’esposizione del Piano al Parlamento europeo: il Premier Conte si dice entusiasta, parlando di “sfida storica” e “ottimo segnale dall’Ue”, ma l’Olanda sarebbe già pronta all’ostruzionismo, perché avverte: “i negoziati richiederanno tempo”, in quanto le posizioni degli Stati membri sono “molto lontane”.

Guarda la diretta della seduta del Parlamento europeo in alto.

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L'autore: Eugenio Galioto

Sociologo, un passato da ricercatore sociale e un presente da analista politico. Scrivo principalmente di economia e politica interna. Amo il jazz, ma considero l'improvvisazione qualcosa che solo i virtuosi possono permettersi.
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