Bonus Babysitter 2020 ai nonni: quando spetta e come fare domanda

Pubblicato il 29 Giugno 2020 alle 13:29
Aggiornato il: 17 Luglio 2020 alle 18:55
Autore: Daniele Sforza

Il bonus babysitter 2020 si può dare anche ai nonni: ecco quando spetta precisamente e come fare e presentare domanda per ottenere il beneficio.

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Bonus Babysitter 2020 ai nonni: quando spetta e come fare domanda

Bonus babysitter 2020 anche ai nonni: ma come funziona esattamente la procedura e come bisogna fare domanda? Nella rubrica L’Esperto Risponde del Sole 24 Ore si tratta proprio di questo argomento, in risposta a un contribuente iscritto a Inarcassa che ha intenzione di chiedere il bonus babysitter per l’emergenza Covid-19 e remunerare la prestazione della nonna che non è con lui convivente. Il quesito riguarda non solo la procedura, ma anche una domanda altrettanto importante: l’importo è già tassato del tutto o è necessario denunciarlo in dichiarazione?

Bonus babysitter 2020 ai nonni: come funziona

Prima di tutto il bonus per i servizi di babysitting è previsto dal Dl n. 50/2017 (articolo 54-bis) in cui si specifica l’utilizzo del Libretto Famiglia per fruirne. Come stabilito dalla norma, sia il fruitore del bonus sia il percettore (quindi il genitore e la nonna del bambino, nel caso specifico) dovranno registrarsi in via preliminare sulla piattaforma delle prestazioni occasionali e al momento di inserire la prestazione bisognerà dichiarare la volontà di fruire del Bonus Babysitting Covid-19.  Come ribadito dalla circolare Inps n. 73/2020, “possono essere remunerate tramite il Libretto Famiglia le prestazioni lavorative di baby-sitting svolte a decorrere dal 5 marzo 2020 e sino al 31 luglio 2020”.

Inoltre non è applicabile il principio di carattere generale “della presunzione di gratuità delle prestazioni di lavoro rese in ambito familiare, salvo si tratti di familiari conviventi con il richiedente e, ovviamente, di soggetti titolari della responsabilità genitoriale (genitore, anche se non convivente, separato/divorziano). In caso di convivenza, pertanto, i familiari sono esclusi dal novero dei soggetti ammessi a svolgere prestazioni di lavoro come baby-sitting remunerate mediante il bonus in argomento”.

Concludendo sul tema della denuncia in dichiarazione dei redditi, stando al suddetto articolo 54-bis, i compensi sono esenti da tassazione ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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