Permessi Legge 104 per la nuora: quando può chiederli?

Pubblicato il 11 Settembre 2020 alle 10:47 Autore: Guglielmo Sano
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Permessi Legge 104 per la nuora: quando può chiederli e numero ore

Permessi Legge 104 per la nuora: secondo quale grado di parentela è possibile usufruire dei benefici concessi dalla normativa a tutela dei disabili? Nel dettaglio, permessi e congedo straordinario possono essere fruiti anche dalla nuora del disabile? Uno sguardo veloce alla normativa.

Permessi Legge 104: la nuora può usufruirne?

La fruizione dei benefici concessi nel quadro della normativa che tutela i diritti dei disabili riconosciuti è scandita in base a un ben preciso ordine di parentela. Dunque, permessi e congedo straordinario garantiti dalla Legge 104 possono essere richiesti dalla nuora di un disabile soltanto in un caso: quello in cui il coniuge convivente o la parte dell’unione civile convivente, i genitori, i figli conviventi, i fratelli/sorelle conviventi del disabile riconosciuto siano mancanti (in modo continuativo e adeguatamente certificato da autorità pubblica), deceduti o disabili gravi. Infatti, la nuora è considerata un parente/affine di terzo grado, dunque, si trova in fondo all’ordine di priorità per quanto riguarda la fruizione dei benefici concessi dalla Legge 104.

L’ordine di priorità familiare

Permessi e congedo straordinario sono regolati dalla Legge 151: quest’ultima stabilisce un rigido ordine di parentela per usufruire dei benefici garantiti ai disabili dal comma 3 dell’articolo 3 della Legge 104. In pratica, i permessi e il congedo straordinario garantiti dalla Legge 104 possono essere richiesti, in quest’ordine, dai disabili che abbiamo un contratto individuale di lavoro dipendente, dai genitori (madre e/o padre lavoratori dipendenti) biologici, adottivi o affidatari anche non conviventi, coniuge o parte di unione civile convivente, parenti o affini entro il secondo grado lavoratori dipendenti (figli, nonni, nipoti, fratelli, suoceri, generi, nuore, cognati conviventi), parenti o affini entro il terzo grado (zii, nipoti, bisnonni, bisnipoti in caso di genitori o coniuge del disabile con più di 65 anni o in caso di parenti più stretti mancanti, deceduti o gravemente disabili).

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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