A che serve lo Spid: funzionalità e livelli di sicurezza previsti

Pubblicato il 9 Ottobre 2020 alle 11:41 Autore: Guglielmo Sano

Spid strumento sempre più importante per la PA. Cos’è l’identità digitale? Come si può ottenere? Di seguito le informazioni utili

Nuova Spid: come cambierà l’identità digitale? Le ipotesi in campo

A che serve lo Spid: funzionalità e livelli di sicurezza previsti

L’identità digitale Spid diventerà presto lo strumento privilegiato per accreditarsi presso un qualsiasi portale online della pubblica amministrazione. Cos’è l’identità digitale? Come si può ottenere? Di seguito le informazioni utili.

Spid: cos’è l’identità digitale?

L’identità digitale Spid è sostanzialmente un passepartout, una chiave universale, che permette di accreditarsi presso tutti i portali della Pubblica amministrazione ma anche di moltissimi privati. Invece di doversi ricordare o annotare tanti “nome utente” e password, in pratica, basta avere lo Spid per utilizzare i servizi della PA e, appunto, dei privati che aderiscono al servizio. L’obiettivo del Sistema Pubblico di identità digitale è proprio quello di rendere più semplice e immediato (oltre che maggiormente sicuro) l’utilizzo dei portali telematici più importanti per il cittadino: da quello dell’Inps passando per il sito dell’Agenzia delle Entrate.

Come funziona? Il funzionamento di Spid cambia a seconda del livello di sicurezza scelto. Ce ne sono tre: l’accreditamento tramite Identità digitale avviene in uno, due o tre passaggi a seconda che si scelga il primo il secondo o il terzo. Col primo livello basta aggiungere solo nome utente e password, con il secondo livello oltre al nome utente e alla password bisogna aggiungere un codice temporaneo (OTP), con il terzo livello bisogna inserire nome utente e password, Otp e Pin univoco (cioè un Pin associato esclusivamente a quella identità digitale).

Come si può ottenere?

Per fare un esempio, Ogni volta che si vuole accedere a un servizio online con Spid di Poste (secondo livello) basta inserire le proprie credenziali o inquadrare il Qr Code con l’app mobile Poste ID (Poste è uno dei più diffusi ma nel novero ci sono anche Aruba, Tim InfoCert solo per fare alcuni nomi), quindi, confermare la propria identità con un click sul proprio smartphone.

Per dotarsi di una Spid servono mediamente una ventina di minuti. Innanzitutto, bisogna recarsi sul sito di un Identity Provider, come sono chiamate le aziende che forniscono il servizio (Poste etc..). Qui verranno richiesti un documento di identità e la tessera sanitaria, un indirizzo mail attivo e un numero di telefono. L’attivazione si completa con la fase di riconoscimento “fisico” del richiedente: nel caso di Poste può avvenire presso un qualunque ufficio dell’azienda per altri Provider si può procedere via Webcam. L’attivazione diventa più snella se si ha una Carta d’Identità elettronica.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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