Scadenze fiscali: novità nel calendario con il Decreto Sostegno

Pubblicato il 8 Marzo 2021 alle 11:31 Autore: Claudio Garau
Accertamento fiscale ripetuto negli anni è legittimo o illegittimo?

Scadenze fiscali: novità nel calendario con il Decreto Sostegno

L’imminente Decreto Sostegno – tra le varie novità previste – apporterà modifiche significative al calendario 2021 delle scadenze fiscali. In linea generale, si può dire che vari termini di pagamento saranno sospesi o slitteranno in avanti. Non dovrebbero mancare più di alcuni giorni all’ufficializzazione del testo del primo maxi-provvedimento economico del Governo Draghi: in esso non troveranno spazio soltanto regole inerenti gli aiuti economici a lavoratori, famiglie ed imprese, ma anche – come accennato – norme che dovrebbero costituire una vera e propria boccata d’ossigeno in tema fisco. Vediamo più da vicino.

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Scadenze fiscali: il dl Sostegno sospende tutti i termini di pagamento

Lo abbiamo appena anticipato: il decreto Sostegno di fatto riscriverà il calendario delle date clou per i contribuenti italiani. Molti termini slitteranno e con essi i correlati obblighi fiscali. Si sa che dal primo marzo sono ripartite le notifiche delle cartelle, ma è vero anche che all’Esecutivo ora preme sospendere i termini di pagamento e le scadenze fiscali, onde non gravare oltremodo i cittadini in questa delicatissima fase socio-economica del Paese.

Pertanto, ben si comprende la norma che sarà introdotta nel dl Sostegno e che imporrà la sospensione di tutti i termini di pagamento. In particolare, data di riferimento per quanto riguarda la sospensione è il 30 aprile 2021, ossia il giorno di scadenza dello stato di emergenza, già prorogato.

In buona sostanza, ciò vale anche per gli atti che nelle settimane a venire saranno notificati dall’Agenzia delle Entrate Riscossione. Il contribuente nei cui confronti è notificata la cartella fiscale potrà dunque non pagarla subito; non sarà insomma obbligato a farlo. Infatti, i 60 giorni entro i quali le somme richieste dal Fisco andranno pagate in un’unica soluzione, partiranno dal termine del periodo di sospensione, ossia il 30 aprile 2021, data di fine dello stato di emergenza (salvo ulteriori proroghe).

Facendo due rapidi conti, il contribuente avrà tempo fino al 30 giugno 2021 per adempiere tempestivamente ai propri obblighi tributari.

Dl Sostegno: novità in tema di pignoramenti e rate rottamazione

Restando in tema di scadenze fiscali, stessa data di riferimento, vale a dire 30 aprile 2021, anche per quanto riguarda i pignoramenti di stipendi e pensioni. Nessun procedimento di espropriazione forzata, dunque, in un settore che peraltro è già caratterizzato da norme del codice di procedura civile, le quali prevedono limiti piuttosto ferrei allo stesso pignoramento. Ciò in considerazione della consapevolezza del legislatore in merito alle esigenze e necessità del vivere quotidiano del debitore, che subisce l’espropriazione. Ecco perchè anche gli iter di pignoramento di stipendi e pensioni saranno sospesi fino alla data menzionata.

Invece, circa le cosiddette le rate di rottamazione, ed anche il saldo e stralcio, in scadenza l’anno scorso, è ormai certo che i contribuenti avranno tempo fino al 31 luglio per procedere con il pagamento nei confronti del Fisco.

Per quanto riguarda le rate che scadono nel 2021 – ci si riferisce a quelle con termine 28 febbraio, 31 marzo, 31 maggio e 31 luglio – gli interessati potranno aspettare fino al 30 settembre, non essendo dunque gravati anche da questo onere, almeno nell’immediato.

Cancellazione debiti nel Dl Sostegno

Ne abbiamo già parlato, ma la notizia è assai significativa e merita nuovamente di essere menziona. Al nuovo calendario delle scadenze fiscali, si somma – all’interno del DL Sostegno – il capitolo legato alla “cancellazione” delle vecchia cartelle fiscali. Secondo quanto si apprende in questi ultimi giorni, le intenzioni del Governo sarebbero di cancellare tutte le cartelle tra il 2000 e il 2015. Ma l’argomento è discusso nel dettaglio tuttora: si sta infatti valutando se sia opportuno optare per la cancellazione totale delle cartelle, o soltanto quelle al di sotto di una certa soglia.

E’ chiaro che la decisione finale è strettamente legata alle risorse disponibili e ai costi. E ricordiamo altresì che recentemente è stato approvato uno scostamento di bilancio pari a 32 miliardi di euro. Le ipotesi sul tavolo sono diverse – si spazia dai 3.000 fino ai 50.000 euro di valore della cartella: ne sapremo sicuramente di più a breve, anche perchè il tempo stringe e l’approvazione del Dl Sostegno è ormai imminente.

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Non è finita qui: infatti, al condono – o stralcio – delle vecchie cartelle fiscali, che oltre a venire incontro ai bisogni dei contribuenti in difficoltà economica, servirà anche a diminuire le somme iscritte a ruolo che al momento intasano gli uffici di Agenzia Entrate Riscossione, si somma una ulteriore possibilità. Ci riferiamo cioè alla facoltà dell’Amministrazione finanziaria di cancellare in via automatica il carico non riscosso, una volta passati 5 anni dall’affidamento.

Insomma, si ragiona apertamente di pace fiscale e di stop scadenze fiscali, ed anche di nuova rottamazione: è sul tavolo infatti una proposta ad hoc per tutte le aziende che hanno subito una perdita di fatturato, almeno pari al 33%. Ma detta perdita deve essere documentabile e dimostrabile. Con tutta probabilità, alle p. IVA in difficoltà con i pagamenti, sarà notificata una proposta di liquidazione agevolata per il saldo degli avvisi di liquidazione per omesso o versamento in ritardo, elaborati entro il 31 dicembre 2020.

Ci riferiamo agli atti al momento sospesi e legati alle dichiarazioni del 2017, come anche a quelli legati alle dichiarazioni 2018, che saranno predisposti entro il 2021. Detti atti potranno essere saldati dal contribuente, senza dover sostenere anche il pagamento di sanzioni.

Ricapitolando, le nuove scadenze fiscali per gli obblighi del contribuente sono incluse nelle bozze circolate nelle ultime ore, riguardanti il prossimo decreto con i nuovi aiuti all’economia, atteso al Consiglio dei ministri fra mercoledì e giovedì e denominato “Sostegno” (non più “Ristori 5”).

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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