Fatture elettroniche e obbligo conservazione: richieste proroga in aumento

Pubblicato il 10 Marzo 2021 alle 13:06 Autore: Claudio Garau
Fattura elettronica 2020 versione cartacea

Fatture elettroniche e obbligo conservazione: richieste proroga in aumento

A detta di molti, occorre una proroga per completare la conservazione delle fatture elettroniche dell’anno 2019 che, in teoria, dovrebbe concludersi proprio oggi, mercoledì 10 marzo. In particolare, domandano più tempo per detto adempimento, due deputati della Commissione finanze, ossia Nadia Aprile e Raffaele Trano, i quali qualche giorno fa hanno spedito una lettera al ministro dell’Economia Daniele Franco, al direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini e, per conoscenza, al presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti Massimo Miani. Secondo quanto si apprende, i deputati citati si sono fatti portavoce delle richieste dell’Anc, ossia Associazione nazionale commercialisti. Vediamo più nel dettaglio.

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Conservazione fatture elettroniche presso l’Agenzia delle Entrate: il problema

Proprio in questi ultimi giorni, anche il Consiglio nazionale dei commercialisti si sta attivando con il MEF e l’Amministrazione finanziaria, per guadagnare tempo. Una proroga fatture elettroniche non è al momento da escludere come ipotesi, sebbene, essendo doveroso un provvedimento normativo ad hoc, è impossibile averla entro oggi mercoledì 10 marzo.

La questione – da cui l’intervento dei due deputati – si pone soltanto per i professionisti e aziende che hanno scelto di fare riferimento al servizio gratuito predisposto dall’Agenzia delle Entrate, per la conservazione delle fatture, e che hanno optato per esso in corso d’anno e non il 31 dicembre 2018. Ricordiamo altresì che il servizio messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate per la conservazione scatta automaticamente dal giorno posteriore all’adesione effettuata dal contribuente.

La conservazione è dunque garantita dalla data di adesione, ma è doveroso custodire le fatture dell’intera annualità, sebbene essendo passate obbligatoriamente dal Sistema di Interscambio, l’Agenzia delle Entrate è a conoscenza dei dettagli.

Il punto è che per i mesi anteriori rispetto alla data di adesione è obbligatorio predisporre la conservazione fatture elettroniche, tramite il caricamento di ciascuna singola fattura elettronica. Certamente, si tratta di un’operazione non agevole e neanche attuabile in tempi brevi. Anzi i due deputati summenzionati hanno definito detta operazione “un farraginoso upload manuale“.

Una trappola in cui potrebbero cadere in molti

Lo ribadiamo: come evidenziato anche da alcuni sindacati di categoria, ossia ANC, SIC, UNAGRACO, UNICO, con il comunicato stampa dell’8 marzo 2021, il servizio dell’Agenzia delle Entrate per la conservazione fatture elettroniche si attiva, insomma, dal giorno successivo all’adesione. In pratica, ciò comporta l’obbligo di caricare manualmente le fatture attive e passive precedenti, con evidenti limiti agli invii in un giorno e al numero di documenti che si può caricare per singolo invio.

Ecco allora la trappola: non pochi professionisti hanno dato per scontato che con l’adesione al servizio dell’Agenzia delle Entrate, venissero conservate tutte le fatture elettroniche del 2019. Si tratta insomma di un errore, di una svista che potrebbe pesare non poco in termini economici – il rischio è infatti di dover versare anche 8mila euro. E’ chiaro allora il quadro, con troppi adempimenti e troppe scadenze, che rischiano di penalizzare anche professionisti ed aziende solitamente ‘virtuosi’.

Le richieste nell’appello dei due deputati: è necessaria una proroga

Sono allora evidenti le ragioni degli appelli per la proroga dell’obbligo conservazione fatture 2019: in buona sostanza, si vuole venire incontro a chi ha aderito al servizio di conservazione predisposto dalle Entrate in corso d’anno, e deve caricare una ad una le fatture emesse prima dell’adesione. E’ necessario più tempo e va da sè che questo ulteriore adempimento emerga con forza all’approssimarsi della scadenza.

I due deputati Aprile e Trano, non a caso, hanno sottolineato che tutto ciò “va a gravare in maniera incisiva sugli operatori del settore già oberati da molteplici adempimenti derivanti dalla copiosa legiferazione d’urgenza, varata dal Governo nel tentativo di affrontare le gravi problematiche derivanti dalla pandemia“. Un problema nel problema, insomma, e verso cui urge intervenire al più presto.

Non deve dunque stupire che i due deputati abbiano chiesto un pronto intervento del Governo per disporre la proroga dei termini relativi all’obbligo di conservazione fatture elettroniche, auspicando altresì che l’Agenzia delle Entrate prenda in carico tutte le adesioni
al proprio servizio di conservazione fatture elettroniche, effettuate dai contribuenti alla data del 10 marzo 2021 e disponga dunque la conservazione automatica delle stesse fatture elettroniche emesse e ricevute nell’anno imposta 2019. Ricordiamo infine che proprio il 2019 è stato l’anno di debutto della fatturazione elettronica, che impatta anche sull’iter di conservazione dei documenti.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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