Dichiarazione dei redditi 2021 modello precompilato: cosa non dimenticare

Pubblicato il 15 Aprile 2021 alle 12:38 Autore: Claudio Garau
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Dichiarazione dei redditi 2021 modello precompilato: cosa non dimenticare

In un periodo come questo, assai fitto di scadenze e di date da segnare sul calendario, è necessario non dimenticare anche gli adempimenti connessi alla dichiarazione dei redditi 2021. In particolare, la dichiarazione dei redditi precompilata sarà disponibile dal giorno 10 maggio, così come previsto nel primo decreto Sostegni.

Il 730 precompilato e il 730 ordinario saranno da presentare entro il termine del 30 settembre. Il 730 precompilato direttamente all’Agenzia delle Entrate; o al Caf; o al professionista o al sostituto d’imposta; mentre il 730 ordinario al Caf o al professionista abilitato o al sostituto d’imposta.

Ricordiamo che il modello 730 per la dichiarazione dei redditi è rivolto ai lavoratori dipendenti e pensionati. La dichiarazione dei redditi 2021 precompilata è fornita dall’Agenzia delle Entrate, accedendo ad una area ad hoc del suo sito web. Per entrare, è necessario usare il codice Pin dei servizi telematici (Fisconline), o servendosi di un’identità Spid (Sistema Pubblico dell’Identità Digitale) o Cie (carta di identità elettronica). Ma è anche possibile eseguire l’accesso, sfruttando le credenziali dispositive date dall’Inps o una Carta nazionale dei servizi (CNS).

Di seguito, cerchiamo di ricapitolare che cosa sapere sul modello precompilato della dichiarazione dei redditi 2021, onde non farsi trovare impreparati. Facciamo chiarezza.

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Dichiarazione dei redditi 730 e modello precompilato: i vantaggi

Come accennato all’inizio, i contribuenti dovranno ancora aspettare qualche settimana. Ma c’è già chi giustamente pensa alla dichiarazione dei redditi 730 modello precompilato. Lo ribadiamo: come predisposto dal decreto Sostegni del Governo Draghi, nel 2021 l’Amministrazione finanziaria lo renderà disponibile a partire dal 10 maggio e dovrà essere presentato entro il 30 settembre, per adempiere ai propri obblighi nei confronti del Fisco.

E’ ben noto che la dichiarazione del redditi 730 è in pratica il modello per la dichiarazione dei redditi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Con detto documento contabile il cittadino-contribuente espone e comunica all’Agenzia delle Entrate quelli che sono i propri redditi o entrate, ed effettua i versamenti delle imposte dovute.

Il lato positivo della dichiarazione dei redditi 730 modello precompilato è data dal fatto che il cittadino-contribuente non è tenuto a fare i calcoli e ottiene il rimborso dell’imposta direttamente nella busta paga a partire dal mese di luglio. Mentre i pensionati ottengono il rimborso nella rata di pensione dal mese di agosto o di settembre. Se il contribuente si trova nella condizione di dover pagare delle somme al Fisco, dette somme sono trattenute dalla retribuzione – sempre dal mese di luglio; o dalla pensione – sempre dal mese di agosto o settembre.

Come detto all’inizio, l’Agenzia delle Entrate semplifica, in qualche modo, le operazioni del contribuente, giacchè mette a disposizione, in una apposita area del suo sito web, la dichiarazione dei redditi già precompilata, cui si accede usando una delle modalità sopra citate.

Chi sono i soggetti obbligati a fare la dichiarazione dei redditi 730?

A questo punto, vediamo di fare chiarezza su quelli che sono i contribuenti tenuti a fare la dichiarazione dei redditi con modello 730. Essi sono i soggetti che hanno incassato, nel periodo di imposta di riferimento:

  • redditi di lavoro subordinato e redditi assimilati a quelli di lavoro subordinato;
  • redditi di capitale;
  • redditi dei terreni e dei fabbricati;
  • redditi di lavoro autonomo per cui non serve la partita Iva;
  • redditi diversi (ad es. redditi di terreni all’estero);
  • alcuni redditi su cui vale la tassazione separata (ad es. redditi ottenuti dagli eredi).

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730 o modello unico?

Cerchiamo ora di capire, in base alle norme vigenti, quando il contribuente deve scegliere la dichiarazione dei redditi 730 e quando l’ex modello Unico. Ebbene, è da rimarcare che le persone fisiche possono compilare la dichiarazione dei redditi 2021, servendosi del modello 730 oppure del modello redditi persone fisiche (ex modello Unico). Infatti, il modello 730 – come detto sopra – può essere usato dai lavoratori subordinati e dai pensionati.

Invece, il modello redditi persone fisiche – ex modello Unico – deve essere compilato laddove il cittadino-contribuente, tenuto a fare la dichiarazione dei redditi, ha incassato redditi di lavoro autonomo; redditi di impresa e sia possessore di partita Iva, redditi di capitale o redditi diversi di natura finanziaria.

E’ chiaro che per la compilazione di ambo i modelli potrebbe rivelarsi necessaria l’assistenza di un commercialista o di un caf. Non solo: per concludere, non bisogna mai dimenticare che ogni soggetto residente fiscalmente in Italia (in base all’articolo 2 del Testo unico imposte redditi – TUIR), che ha incassato redditi nell’arco di un certo periodo di imposta è obbligato, in linea generale (e salvo ipotesi di esonero), a presentare la dichiarazione dei redditi. D’altronde, la dichiarazione dei redditi è il mezzo con cui il contribuente dichiara “scientemente” i propri redditi e ne corrisponde i tributi all’Erario (DPR n. 600 del 1973).

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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