Imposta di successione: in cosa consiste la proposta del Pd sulla nuova patrimoniale

Pubblicato il 24 Maggio 2021 alle 10:28 Autore: Guglielmo Sano
Imposta di successione: in cosa consiste la proposta del Pd sulla patrimoniale

Imposta di successione: in cosa consiste la proposta del Pd sulla nuova patrimoniale

L’imposta di successione, come capita ciclicamente, torna al centro del dibattito politico italiano: stavolta è stato il Segretario del Pd Enrico Letta ad avanzare la proposta di aumentare la tassazione per i ricchissimi. Le risorse servirebbero per sostenere i neo-diciottenni più poveri.

Imposta di successione: la proposta del Pd

Il dibattito politico italiano torna a scaldarsi – anche se l’impressione è che Draghi abbia bloccato sul nascere l’ipotesi (spingendo per una riforma complessiva del Fisco) – sull’argomento imposta di successione. La nuova proposta è stata avanzata dal Segretario del Pd Enrico Letta. In cosa consiste? In breve, aumentare la tassazione sulle eredità dei ricchissimi, l’1% della popolazione, così da stanziare nuove risorse da destinare alla creazione di un sostegno economico strutturale dedicato ai più giovani.

Nel dettaglio, l’iniziativa che porta la firma di alcuni esponenti di spicco Dem tra cui Antonio Misiani, responsabile economico del partito, e Chiara Gribaudo, responsabile giovani, consiste nella creazione di un tesoretto di 10mila euro da destinare – tutti gli anni – ai 18enni con basso Isee.  Questo fondo sarebbe da destinare alla formazione, alle spese di prima necessità (come quelle legate ad affitto e bollette) o ancora all’avvio di un’attività di impresa. Come reperire queste risorse? La proposta prevede l’aumento fino al 20% dell’imposta di successione, dai genitori ai figli, per le eredità superiori ai 5 milioni di euro.

Come funziona la tassa in Italia?

Attualmente, l’imposta di successione è fissata al 4% ma si applica solo se l’eredità è superiore al milione di euro: in pratica, è stabilita la franchigia a un milione di euro, per cui la tassa al 4% si applica solo alla parte eccedente questa cifra. È uno dei sistemi più “leggeri” al mondo quello italiano: in media l’aliquota nei paesi Ocse è del 15%, inoltre, la franchigia – nei paesi che ne prevedono una – è molto più bassa (in Francia si ferma a 100mila euro, per esempio).

Detto ciò, se la proposta Dem venisse attuata (il che sembra decisamente improbabile visto che neanche il Pd è compatto sul tema), la franchigia rimarrebbe inalterata e solo chi riceve in eredità più di 5 milioni di euro si vedrebbe aumentare la tassazione fino al 20% (ma sempre e soltanto sulla parte eccedente questa cifra). Insomma, solo l’1% della popolazione si vedrebbe aumentare le tasse: l’introito complessivo del balzello, come si diceva, permetterebbe di creare un fondo di circa 2,8 miliardi che servirebbe ad assegnare 10mila euro a 280mila italiani a basso reddito che ogni anno compiono 18 anni (sono circa 560mila nel complesso coloro che compiono 18 anni nel nostro paese ogni anno).

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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