Che fine ha fatto CasaPound?

Pubblicato il 19 Ottobre 2020 alle 22:06 Autore: Gabriele Sari

Un anno fa il Presidente di CasaPound, Gianluca Iannone, ha annunciato che il partito non si presenterà più alle Elezioni e tornerà ad essere esclusivamente un movimento come nei suoi primi anni. È andata davvero in questo modo? Che cosa stanno facendo nel 2020 gli iscritti e i sostenitori di CasaPound?

Che cos’è Casapound

CasaPound nasce nel 2003 come movimento politico di estrema destra. Dopo aver occupato, in via Tiberina 801, uno stabile abbandonato (denominato poi Casa Montag, prima di una lunga serie di Occupazioni Non Conformi), il 26 dicembre 2003 viene occupato lo stabile di via Napoleone III numero 8, subito adibito ad Occupazione a Scopo Abitativo (Osa). L’edificio, un ex-palazzo governativo, diviene in seguito la sede del movimento CasaPound Italia e nel 2010 divenne la casa di 23 famiglie per un totale di 82 persone.

Nel 2006 CasaPound decise di entrare nel partito Movimento Sociale Fiamma Tricolore. Il periodo è contraddistinto da azioni dimostrative e altre occupazioni di edifici. Nel 2008, per protesta contro la mancata organizzazione di un congresso nazionale, CasaPound occupò la sede centrale romana della Fiamma Tricolore, venendone espulsa. Nasce così CasaPound Italia, che per i fondatori rappresenta una proiezione a livello nazionale di quella che era stata l’esperienza romana.

I risultati elettorali

CasaPound partecipa alle Elezioni Amministrative del 2011 (in liste civiche o comunque collegate alla coalizione di centro-destra), nelle quali per la prima volta entra con due suoi esponenti nei Consigli Comunali di Arezzo e Figline Valdarno (Firenze).

Alle Elezioni Politiche del 2013 partecipa con la propria lista, in autonomia, e raccoglie 88.627 voti (0,14% alla Camera e 0,13% al Senato). Alle Elezioni Politiche del 2018 CasaPound ottiene 572.150 voti (0,95% alla Camera e 0,86% al Senato).

 

I risultati di CasaPound alle Elezioni Politiche 2013-2018

Alle  Europee del 2014 CasaPound decide di sostenere la candidatura del leghista Mario Borghezio, in seguito eletto. Nasce così una collaborazione con la Lega Nord, interrotta in seguito a causa di divergenze politiche dovute al riavvicinamento della Lega alla coalizione di centrodestra. Alle Elezioni Europee del 2019 ottiene 89.142 voti, lo 0,33%.

CasaPound è riuscita a far eleggere due Sindaci nei Comuni di Trenzano (Andrea Bianchi, eletto nel 2013 con la lista civica “Azione Civica”, passato a CasaPound nel 2017) e a San Pio delle Camere (Pio Feneziani, eletto nel 2014 con la lista civica “Basta Declino”, passato a CasaPound nel 2018 e che nel 2019 aderì alla Lega).

La decisione di non presentarsi più alle Elezioni

Nel giugno del 2019, il Presidente di CasaPound, Gianluca Iannone, ha annunciato che il partito non si sarebbe più presentato alle Elezioni e che sarebbe tornato ad essere esclusivamente un movimento come nei suoi primi anni. Questo si legge nel comunicato: «In seguito all’esperienza delle ultime elezioni europee e al termine di una lunga riflessione sul percorso del movimento dalla sua fondazione a oggi, CasaPound Italia ha deciso di mettere fine alla propria esperienza elettorale e partitica. La decisione di oggi non segna affatto un passo indietro, da parte del movimento, ma anzi è un momento di rilancio dell’attività culturale, sociale, artistica, sportiva di CPI, nel solco di quella che è stata da sempre la nostra identità specifica e originale».

CasaPound a Bolzano: 2015-2016-2020

Alle Elezioni Comunali del 2020 per il Comune di Bolzano, CasaPound sostiene in autonomia la candidatura di Maurizio Puglisi Ghizzi che ottiene 1220 voti (di cui 36 solo al Sindaco e 1184 alla lista collegata) il 2,6%. Il più votato tra i Consiglieri è stato Andrea Bonazza (473 voti), che però non sono bastati per sedere in Consiglio.

Anche nel 2016, a Bolzano, CasaPound aveva candidato Puglisi Ghizzi, ottenendo il 6,69% delle preferenze. In quella tornata elettorale riuscì ad eleggere 3 consiglieri Comunali, tra cui proprio Andrea Bonazza, che ottenne 862 voti.

Nelle Elezioni Comunali del 2015 lo stesso Andrea Bonazza ottenne 309 voti e il 2,4% delle preferenze, diventando il primo Consigliere eletto in Italia appartenente a CasaPound.

I risultati di Andrea Bonazza alle Elezioni Comunali di Bolzano 2015-2016-2020

CasaPound oggi

Di CasaPound oggi si parla soprattutto in relazione a fatti di cronaca o giudiziari, ma lo stesso sito web del movimento ricorda ai lettori che sono tante le iniziative quotidiane portate avanti dall’ex partito politico.

L’ultimo fatto in ordine di tempo riguarda il processo per 28 esponenti di CasaPound a Bari, accusati di riorganizzazione del disciolto partito fascista e manifestazione fascista. Il procedimento giudiziario nasce dall’aggressione nei confronti di alcune persone che il 21 settembre 2018 manifestavano contro l’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini. La prima udienza del processo è tata rinviata al 21 dicembre prossimo.

Per quanto riguarda le recenti prese di posizione politica, ricordiamo che CasaPound si schierò per il NO al referendum del 20-21 settembre 2020 in materia di taglio dei Parlamentari. Questo il comunicato con il quale informavano della loro decisione: “Siamo convintamente contro il taglio dei parlamentari, una riforma tanto inutile quanto demagogica, alla quale i Cinquestelle si attaccano per non perdere anche l’ultimo brandello di identità che gli è rimasto. Non è questo il momento storico di ridurre la rappresentanza del popolo italiano in Parlamento, proprio ora che poteri finanziari e sovranazionali tremendamente forti, grandi e pervasivi mettono sotto attacco quotidianamente la sovranità popolare. Rifiutiamo questa concezione gretta della politica come ‘spreco’ tanto più se nasconde il desiderio di gestire senza problemi il potere, come Conte ci ha dimostrato in questi mesi, prima ancora che con la gestione a colpi di dpcm dell’emergenza coronavirus, riuscendo a fare due governi successivi con due opposizioni diverse”.

Il movimento, attraverso il suo sito web, rende note alcune iniziative sociali che porta avanti, quali inaugurazione di nuove sedi (come a Pistoia) e di monumenti (ad es. memoria del diciassettenne Vittorio Dorè), riqualificazione di aree vandalizzate o poco curate (come a Genova) ed occupazioni di stabili (come a Ghetterello, frazione di Ancona, dove hanno occupato simbolicamente l’ex scuola elementare ‘Socciarelli’ per denunciarne lo stato di abbandono e di degrado).