Green pass 15 ottobre: l’obbligo ha fatto aumentare le prime dosi?

Pubblicato il 14 Ottobre 2021 alle 08:00 Autore: Guglielmo Sano
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Green pass 15 ottobre: l’obbligo ha fatto aumentare le prime dosi?

Green pass 15 ottobre: ormai prossima la deadline fissata per l’introduzione dell’obbligo di munirsi del certificato per tutti i lavoratori. Le stringenti regole hanno determinato una spinta per la campagna vaccinale? In realtà, la somministrazione delle prime dosi non è aumentata come ci si attendeva.

Green pass 15 ottobre: l’obbligo ha dato una spinta alla campagna vaccinale?

Green pass 15 ottobre: ormai prossima la deadline per quanto riguarda l’introduzione dell’obbligo di munirsi del certificato per tutti i lavoratori senza eccezioni. Erano alte le attese rispetto all’introduzione della misura: da più parti, con le autorità politico sanitarie in testa, ci si aspettava il concretizzarsi del cosiddetto “Effetto Green pass”. In pratica, ci si aspettava che l’introduzione dell’obbligo avrebbe dato la spinta decisiva alla campagna vaccinale che, nonostante abbia raggiunto il suo obiettivo principale (la soglia di sicurezza dell’80% di italiani che hanno completato il ciclo) rimane indietro soprattutto rispetto ad alcune fasce d’età (in particolare gli over 50, tra l’altro, si tratta di italiani ancora pienamente all’interno del mondo del lavoro) e in almeno una decina di regioni.

Per riepilogare in breve la situazione si può dire che, dopo una prima impennata delle prime dosi a nella terza settimana di settembre, le somministrazioni si sono progressivamente abbassate scendendo a inizio ottobre ai livelli di febbraio 2021 (cioè a quelli rilevati nei primi momenti della campagna di immunizzazione).

Obbligo di certificato “bocciato”?

Green pass 15 ottobre: introducendo l’obbligo di certificazione per tutti i lavoratori l’Italia si è dotata di una delle normative anti-contagio più rigide al mondo. La durezza delle regole secondo l’esecutivo doveva portare a un aumento della popolazione vaccinata ma solo in parte la realtà dei fatti sembra dargli ragione. Dopo l’introduzione dell’obbligo a metà settembre, in molte parti di Italia (Lombardia e Lazio per esempio), effettivamente le prenotazioni sono aumentate (a livello nazionale, nello stesso periodo, dovrebbero essere cresciute tra il 20 e il 40%). Nel dettaglio, nella terza settimana di settembre la media di somministrazioni giornaliere è cresciuta da 50mila a 70mila per poi attestarsi a 80mila tra il 20 e il 26 settembre. Dopo essersi stabilizzate intorno a questa cifra sono nuovamente scese intorno alle 50mila su base giornaliera.

Da segnalare, però, che l’aumento delle somministrazioni ha riguardato persone in età lavorativa (tra i 20 e i 60 anni). Quindi, seppur in modo limitato e comunque al di sotto delle aspettative, l’introduzione dell’obbligo ha sortito qualche effetto nella direzione prevista.  

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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