Nuovo digitale terrestre: cosa cambia per i telespettatori? Le novità

Pubblicato il 21 Ottobre 2021 alle 12:23 Autore: Claudio Garau
nuovo digitale terrestre

Nuovo digitale terrestre: cosa cambia per i telespettatori? Le novità

Da alcune ore in Italia è attiva la prima fase del cosiddetto switch off, la trasformazione della televisione italiana, che progressivamente si aggiornerà, passando dalla prima generazione di digitale terrestre (Dvb-T1) alla seconda (Dvb-T2).

Lo switch off, che in inglese significa ‘spegnimento’, è un iter che si completerà entro il primo gennaio 2023. Come tantissimi italiani avranno potuto notare accendendo la televisione e facendo un po’ di zapping, la prima fase del nuovo digitale terrestre coinvolge i due maggiori operatori televisivi italiani, vale a dire Rai e Mediaset. Questi hanno appena iniziato a trasmettere alcuni canali con la codifica video Mpeg-4, in sostituzione della Mpeg-2 fino ad oggi usata.

Ecco perchè i 15 canali inclusi nella prima fase del nuovo digitale terrestre saranno visibili da qui in avanti solo con tv in grado di supportare l’Alta Definizione (HD). Coloro i quali volessero continuare a vedere i canali progressivamente aggiornati al nuovo standard, dovranno comprare un decoder o acquistare una nuova tv, sfruttando eventualmente il bonus ad hoc.

Nuovo digitale terrestre: le novità per Rai e Mediaset

Le principali novità percepibili dai telespettatori sono rappresentate dalla qualità delle immagini molto al di sopra dell’attuale e dalla possibilità di ricevere più canali televisivi. In particolare, l’iter in oggetto è originato dalla scelta di liberare la banda 700 Mhz, molto sfruttata in Italia, specialmente dalle tv locali, per far spazio alla rete 5G per gli operatori di telefonia, che sempre più interesse sta destando nel mondo della tecnologia.

Lo switch off del nuovo digitale terrestre, con il passaggio dal Dvb-T1 al Dvb-T2 – come accennato – inizia con una prima fase, in cui le scelte su come agire sono affidate alle singole emittenti.

Per il momento la Rai ha inteso trasmettere in Mpeg4 soltanto 9 canali tematici – vale a dire Rai 4, Rai 5, Rai Movie, Rai YoYo, Rai Sport+ HD, Rai Storia, Rai Gulp, Rai Premium e Rai Scuola. Invece i canali di ambito generalista saranno ancora visibili, ma provvisoriamente, in Mpeg 2.

Analogamente ha scelto Mediaset: sono da poche ore passati allo standard del nuovo digitale terrestre i 6 canali TgCom 24, Mediaset Italia 2, Boing Plus, Radio 105, R101 Tv e Virgin Radio TV. Da rimarcare che la dismissione definitiva della codifica Mpeg2, con l’obbligo per le singole emittenti di attenersi ai nuovi standard, sarà fissata in un provvedimento ad hoc, che sarà reso noto entro la fine del di quest’anno.

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Lo switch off definitivo a partire dal prossimo novembre

Abbiamo appena detto che lo switch off, ossia il nuovo digitale terrestre, è partito dal 20 ottobre esclusivamente per i canali citati. Lo ‘spegnimento’ con il passaggio al nuovo segnale si ultimerà e sarà dunque definitivo, sulla scorta di un calendario che suddivide le regioni italiane in aree. Eccolo in sintesi:

  • Dal 15 novembre 2021 al 18 dicembre 2021 lo switch off per la Sardegna, l’area 1A;
  • Dal 3 gennaio 2022 al 15 marzo 2022, saranno coinvolte le Regioni dell’area 2, ossia Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia tranne la provincia di Mantova, la provincia di Piacenza, la provincia di Trento e quella di Bolzano. Analogo lasso di tempo per le regioni dell’area 3: Veneto, Friuli Venezia Giulia, provincia di Mantova e Emilia Romagna tranne la provincia di Piacenza.
  • Per l’area 4 ecco il passaggio definitivo al nuovo digitale terrestre dal primo marzo 2022 al 15 maggio 2022: riguarderà la Sicilia, la Puglia, la Basilicata, l’Abruzzo, il Molise, le Marche e la Calabria;
  • infine, dal 1 maggio 2022 al 30 giugno 2022 sarà la volta dell’area 1B, con il passaggio definitivo al nuovo digitale terrestre per la Liguria, la Toscana, l’Umbria e il Lazio.

Coloro che hanno tv in grado di ricevere il segnale in HD dal canale numero 500 del nuovo digitale terrestre non dovranno comprare un nuovo apparecchio. In caso contrario, ricorrendone i requisiti, sarà possibile sfruttare gli incentivi del bonus televisori.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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