Pensioni: in Italia si uscirà dal lavoro a 71 anni. Lo studio Ocse

Pubblicato il 11 Dicembre 2021 alle 08:30 Autore: Guglielmo Sano
Pensioni: in Italia si uscirà dal lavoro a 71 anni. Lo studio Ocse

Pensioni: in Italia si uscirà dal lavoro a 71 anni. Lo studio Ocse

Pensioni: un recente studio Ocse mette in risalto un futuro tutt’altro che roseo per chi entra adesso nel mondo del lavoro italiano. Al momento il nostro paese si contraddistingue per un’età pensionabile “bassa” se rapportata a quella di molti altri membri Ocse: tra qualche decennio, però, sarà il paese che avrà una delle più “alte”.

Pensioni: un futuro tutt’altro che roseo secondo l’Ocse

Pensioni: un futuro tutt’altro che roseo sul fronte del pensionamento per chi comincia a farsi strada nel mondo del lavoro italiano secondo un recente studio dell’Ocse. Grazie a diverse misure, ultima in ordine di tempo Quota 100, mediamente i lavoratori italiani riescono ad andare in pensione con un’età anagrafica di poco inferiore ai 62 anni (61,8) allo stato dei fatti. C’è chi fa meglio come la Turchia (pensionamento in media a 52 anni di età) ma nella stragrande maggioranza dei paesi membri Ocse l’età per uscire dal lavoro è decisamente più alta (con punte che toccano i 67 anni in Norvegia e in Islanda).

In Italia si uscirà dal lavoro a 71 anni tra qualche decennio

Pensioni: tuttavia, sottolinea l’Organizzazione mondiale per lo sviluppo, tra qualche decennio i lavoratori italiani – affinché il sistema previdenziale rimanga sostenibile per le casse dello Stato – saranno quelli che usciranno più tardi in Europa. Nel dettaglio, se per i paesi Ocse in generale da qui al 2060 l’età pensionabile aumenterà di circa 2 anni, infatti, si assisterà a un’impennata della soglia per alcuni paesi in particolare tra cui l’Italia.

In pratica, Insieme a danesi, olandesi ed estoni, stando alle stime Ocse, la generalità dei lavoratori italiani non potrà andare in pensione prima del compimento dei 71 anni di età. Ciò avverrà tra il 2040 e il 2060 per effetto della riforma pensionistica del 1995, quella che ha legato il requisito anagrafico per uscire dal lavoro all’aspettativa di vita.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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