Variante omicron Italia: bassa diffusione ma sono pochi i sequenziamenti

Pubblicato il 17 Dicembre 2021 alle 08:30 Autore: Guglielmo Sano
Variante omicron Italia: bassa diffusione ma sono pochi i sequenziamenti

Variante omicron Italia: bassa diffusione ma sono pochi i sequenziamenti

Variante omicron Italia: se in alcune parti del mondo sta per diventare dominante, nel nostro paese l’ultima mutazione del coronavirus Sars Cov 2 in ordine di apparizione sembra essere ancora molto poco diffusa. D’altra parte, le stime potrebbero essere fortemente influenzate dal modo in cui svolgiamo il sequenziamento dei casi.

Variante omicron Italia: bassa diffusione ma sono pochi i sequenziamenti

Variante Omicron Italia: in un recente intervento parlamentare il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha definito la situazione relativa alla diffusione della temutissima mutazione del coronavirus in Italia “relativamente favorevole” rispetto almeno a quella che si riscontra in altri paesi come la Danimarca o il Regno Unito. “I casi della variante Omicron sono meno dello 0,2%” ha poi volute precisare sempre Draghi: il dato è stato ampiamente ripreso dalla stampa, tuttavia, non pochi esperti hanno fatto notare che si tratti di una cifra quantomeno imprecisa (è emersa da un’indagine rapida condotta dall’Iss, aggiornata al 6 dicembre).

Ciò, innanzitutto, perché nel nostro paese vengono effettuati pochi sequenziamenti del genoma virale, tra l’altro, l’operazione viene condotta solo saltuariamente, in modo tutt’altro che sistematico. Inoltre, mentre si valuta ancora se sia più pericolosa delle altre (cioè se faccia sviluppare una sintomatologia più grave: gli studi che indicano lo sviluppo di una sindrome più “leggera” sono stati svolti quasi esclusivamente su casi “giovani”), è già praticamente certo che si trasmetta più velocemente rispetto alle mutazioni fin qui note. Se i contagi da variante delta raddoppiano in media nel giro di due settimane, quelli da variante omicron impiegano 2-3 giorni secondo gli ultimi studi. Infine, sempre secondo gli studi in corso di svolgimento, l’omicron sembra maggiormente in grado di “bucare” la copertura offerta da due dosi di vaccino rispetto alle altre varianti (con la terza dose la copertura ritorna a livelli più o meno ottimali).

Mutazione in grado di aggirare il vaccino?

Variante Omicron Italia: insomma, la presenza della mutazione nel nostro paese è quasi sicuramente molto più alta di quella registrata fin qui. L’unico modo per saperlo con certezza sarebbe appunto quello di aumentare il sequenziamento dei casi o comunque i test molecolari (tra l’altro, molto più economici anche se meno esatti). Intervistato da SkyTg24 il Sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha auspicato un maggiore impegno da parte del Governo anche su questo versante. “L’Italia fa uno sforzo enorme per sequenziare i casi positivi ma è evidente che deve essere fatto uno sforzo maggiore anche in investimenti. Dovremmo raddoppiare o triplicare il sequenziamento” ha detto proprio Sileri a tal proposito.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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