Variante Omicron: in Ue si torna a chiudere. La situazione attuale

Pubblicato il 22 Dicembre 2021 alle 08:30 Autore: Guglielmo Sano
Variante Omicron: in Ue si torna a chiudere. La situazione attuale

Variante Omicron: in Ue si torna a chiudere. La situazione attuale

Molti paesi dell’Unione Europea stanno tornando a imporre pesanti restrizioni anti-contagio, lockdown compreso, per provare ad arginare la cosiddetta quarta ondata dell’epidemia di Covid. La diffusione della variante omicron in questo senso sta giocando un ruolo fondamentale.

Variante Omicron: in Ue si torna a chiudere

Molti paesi Ue tornano a imporre pesanti misure anti-contagio nel tentativo di arginare la cosiddetta quarta ondata dell’epidemia di Covid: sembra essere trainata in particolare dalla diffusione della variante Omicron. Addirittura si ricorre al lockdown generalizzato nei Paesi Bassi: la serrata è cominciata il 19 dicembre e durerà almeno fino al 14 gennaio, chiuse anche le scuole oltre a tutte le attività non essenziali (quelle essenziali, d’altra parte, devono chiudere alle 20), previste anche limitazioni agli incontri tra amici e parenti in vista delle festività natalizie e di fine d’anno (ci si potrà riunire al massimo con 4 ospiti).

In Austria durante le feste dovrebbe essere allentato il lockdown per non vaccinati: dovrebbero potersi incontrare in gruppi di massimo 10 persone quando, al momento, possono uscire di casa solo per motivi legati a lavoro, salute, necessità improrogabili. In Irlanda da alcuni giorni pub e ristoranti non possono rimanere aperti dopo le 20, in Danimarca non solo i ristoranti ma anche cinema, teatri e musei chiudono alle 23. Nel frattempo, Germania e Francia si muovono sulla linea delle restrizioni ai viaggi dall’estero e, soprattutto, dal Regno Unito considerato ad “alto rischio” per la diffusione della variante omicron.

Mutazione diffusa in modo incontrollato?

La quarta ondata dell’epidemia di Covid sembra essere trainata in particolare dalla diffusione della variante Omicron: ciò pare vero soprattutto in alcuni paesi come Danimarca e, come si scriveva, Regno Unito. Il sospetto che la mutazione sia quella a più rapida trasmissibilità tra quelle finora note sta diventando sempre più una certezza considerando come sia riuscita a diventare dominante in molte zone del mondo (con tutta probabilità anche negli Stati Uniti) nel giro di pochissime settimane.

Ancora difficile, invece, stabilire se sia anche più pericolosa di altre varianti: se i primi dati provenienti dal Sudafrica – il primo paese in cui è stata individuata l’omicron – sembravano indicare lo sviluppo di sintomi più lievi (i casi esaminati però riguardavano per lo più “giovani”) le ultime ricerche condotte in Danimarca e Regno Unito non hanno registrato una diminuzione dei ricoveri rispetto ai contagi da variante Delta.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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