Elezioni Presidente della Repubblica: scrutinio, spoglio, quorum. Diretta TP

Pubblicato il 24 Gennaio 2022 alle 08:30 Autore: Guglielmo Sano
Elezioni Presidente della Repubblica: scrutinio, spoglio, quorum. Diretta TP

Elezioni Presidente della Repubblica: chiama, scrutinio, spoglio, quorum. La diretta TP

Elezioni Presidente della Repubblica: partono da lunedì 24 gennaio 2022. Il Parlamento si riunisce in seduta comune per uno dei più importanti appuntamenti della politica italiana. Come si svolgerà il voto? Chi sono i nomi più quotati per sostituire Sergio Mattarella al Quirinale?

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20.50 Prosegue il primo scrutinio: spoglio all’insegna delle schede bianche come previsto (matematicamente nessun candidato può essere più eletto). Il più votato l’ex magistrato Paolo Maddalena (comunque senza possibilità di essere eletto, neanche nei prossimi scrutini): vice presidente della Corte Costituzionale tra il 2010 e i 2011 è proposto ufficialmente per il Quirinale da Alternativa C’è, gruppo parlamentare formato da circa quaranta ex M5S.

19.40 Hanno terminato di votare i deputati adesso è il turno dei delegati regionali

18.15 Mentre continua il voto dei deputati, arrivano due precisazioni dal punto di vista procedurale: per poter onorare il deputato forzista Enzo Fasano, scomparso nella giornata di domenica, la seconda chiama comincerà nuovamente alle 15, invece, da mercoledì si inizierà alle 11. Il Presidente della Camera Fico ha annunciato che leggerà solo il cognome riportato sulle schede (quindi niente nomi, appellativi, titoli, onorificenze e così via).

18.00 Pare che anche l’incontro tra Salvini e Conte, dopo quello del leader leghista con Letta, sia andato bene: rilasciato un comunicato dai pentastellati in cui si assicura il prosieguo del dialogo con l’obiettivo di “mettere da parte al più presto le schede bianche”.

17.00 Terminato un incontro tra Letta e Salvini: da più fonti giornalistiche si apprende che il Segretario Pd e quello della Lega continueranno a dialogare anche domani per convergere su una “figura condivisa”. Nel frattempo, almeno stando alle ultime indiscrezioni riferite dalla stampa nazionale, sembra che il Presidente del Consiglio Draghi si sia inserito direttamente nelle trattative per il Quirinale. Nel dettaglio, starebbe conducendo dei colloqui ad ampio spettro in merito al futuro del Governo nel caso in cui le forze politiche individuassero in lui il cosiddetto “punto di caduta” di negoziati finora senza sbocco.

16.00 Con la tragica morte del deputato forzista Enzo Fasano i grandi elettori sono diventati 1.008. Per la votazione di oggi, quindi, il quorum sarà fissato a quota 672 voti. Il parlamentare azzurro verrà sostituito dal primo dei non eletti nella circoscrizione Campania 2 alle Politiche del 2018 Maria Rosa Sessa. Quest’ultima potrebbe cominciare a votare già da domani o al massimo da mercoledì.

15.30 Dopo i senatori a vita prosegue la chiama con tutti gli altri senatori. Intanto, partiti fuori dai blocchi per trovare una candidatura condivisa: Salvini annuncia un colloquio con Letta e Conte nel corso della giornata di oggi

15.00 Comincia la chiama dei senatori a vita. Confermate le anticipazioni che vogliono Pd, Movimento 5 Stelle, Liberi e Uguali, Italia Viva, così come Lega, Fratelli D’Italia, Forza Italia intenzionate a votare scheda bianca. Solo Azione e +Europa scriveranno un nome sulla scheda, quello della Guardasigilli Marta Cartabia

13.00 In teoria sarebbero dovuti essere 1.009 i grandi elettori chiamati a eleggere il prossimo Presidente della Repubblica: tuttavia, sono diventati 1.008 nella giornata di domenica a causa della tragica morte del deputato campano di Forza Italia Enzo Fasano che da tempo lottava contro una grave malattia.

12.30 I commentatori sono concordi sul fatto che la seduta di oggi sarà per lo più interlocutoria: a meno di eventi inaspettati, in sostanza, si conteranno numerosissime schede bianche. I partiti, infatti, sono molto distanti dal trovare un accordo su una candidatura condivisa (nessuno schieramento ha i numeri per eleggere da solo il prossimo Capo dello Stato).

08.00 Primo giorno di votazioni: le operazioni partiranno alle ore 15. In attesa dell’inizio ecco quali sono le regole che osserveranno i grandi elettori per esprimere la propria preferenza, i nomi dei “papabili” e cosa sono le schede segnate e perché sono sotto la luce dei riflettori.


Elezioni Presidente della Repubblica: cosa dice la Costituzione?

Elezioni Presidente della Repubblica: la nomina del Capo dello Stato è regolato da alcuni articoli del titolo II della parte II della Costituzione. In base all’articolo 83 la carta fondamentale stabilisce che per l’appuntamento il Parlamento si riunisca in seduta comune e che all’assemblea partecipino anche 3 delegati per ogni regione (eletti dal Consiglio regionale, garantendo la presenza di un appartenente alle forze di minoranza). Solo la Valle D’Aosta elegge un solo delegato. Sempre lo stesso articolo stabilisce che il voto avvenga a scrutinio segreto: per i primi 3 scrutini si applica la maggioranza di due terzi, dal terzo scrutinio in poi la maggioranza assoluta (la metà più uno dei votanti). Scendendo nel dettaglio: i “grandi elettori” saranno in totale 1.009, quindi, ai primi 3 scrutini l’elezione scatta con 673 voti, dal terzo in poi con 505.

Chiama, Scrutinio, Spoglio, Quorum

Elezioni Presidente della Repubblica: prima di ogni scrutinio, termine con cui si indicano le operazioni di voto considerando anche il conteggio delle schede, viene effettuata la cosiddetta chiama. In breve, si svolge l’appello di senatori (prima quelli “a vita”), deputati, delegati regionali in ordine alfabetico. Questi, a poco a poco che vengono chiamati, passano di fronte alla Presidenza della Camera e depongono la scheda nell’urna. Terminata questa fase si procede allo spoglio: dunque si contano i voti procedendo alla lettura a voce alta di quanto riportato sulle schede.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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