Pagamento pensioni febbraio 2023: cedolino e date dell’accredito

Pubblicato il 16 Febbraio 2023 alle 07:06 Autore: Redazione
Pagamento pensioni febbraio 2023: cedolino e date dell'accredito

Pagamento pensioni febbraio 2023: le date dell’accredito

Come di consueto, il pagamento delle pensioni è fissato per i primi giorni del mese. Per febbraio, si protrae per tutta la prima settimana. Di seguito, i giorni in cui ci si potrà recare all’ufficio postale per ricevere la pensione:

  • mercoledì 1 febbraio per i cognomi dalla A alla B;
  • giovedì 2 febbraio per i cognomi dalla C alla D;
  • venerdì 3 febbraio per i cognomi dalla E alla K;
  • sabato 4 febbraio (solo la mattina) per i cognomi dalla L alla O;
  • lunedì 6 febbraio per i cognomi dalla P alla R;
  • martedì 7 febbraio per i cognomi dalla S alla Z.

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Pagamento pensioni febbraio 2023: per molti, ci si ritrova con importo inferiore al previsto. Ecco perché

Come stabilito dall’ultima legge di bilancio, a partire dal 1° gennaio è scattato scatta l’adeguamento dell’importo delle pensioni al costo della vita, basato sugli aggiornamenti ISTAT, attualmente stimato nella misura del 7,3%. Considerato che l’inflazione del 2022 si è definitivamente assestata all’8,1%, a fine anno ci sarà un conguaglio dello 0,8% per mese. La legge di bilancio per il 2023 ha previsto che tali aumenti diminuiscano per gli assegni di importo superiore ai 2.100 euro secondo la seguente tabella:

  • fino a 4 volte il trattamento minimo (circa 2.101,52 euro lordi al mese: 100% (aumento del 7,3%);
  • fino a 5 volte il trattamento minimo (circa 2.625 euro lordi): 85% (aumento 6,2%);
  • tra 5 e 6 volte il trattamento minimo (tra 2.625 e 3.150 euro lordi): 53% (aumento 3,8%);
  • tra 6 e 8 volte il trattamento minimo (tra 3.150 e 4.200 euro lordi): 47% (aumento 3,4%);
  • tra 8 e 10 volte il trattamento minimo (tra 4.200 e 5.250 lordi): 37% (aumento 2,7%);
  • oltre 10 volte il trattamento minimo (oltre 5.250 euro lordi): 32% (aumento 2,3%).

pensionati con assegni da 1.500 euro netti mensili, inoltre, non vedranno neanche per questo mese gli incrementi previsti dalla Legge di Bilancio, ma riceveranno l’aumento solo a marzo. I calcoli per gli incrementi “ridotti” procedono infatti a rilento e l’INPS non è riuscita a completare la rivalutazione per tempo.

L'autore: Redazione

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