Primarie Pd: cosa succederà sotto la guida di Elly Schlein? Scenari

Pubblicato il 1 Marzo 2023 alle 22:05 Autore: Guglielmo Sano
Primarie Pd: cosa succederà sotto la guida di Elly Schlein? Scenari

Primarie Pd: cosa succederà sotto la guida di Elly Schlein? Scenari

Cosa cambierà per il Pd sotto la guida di Elly Schlein? La segretaria Pd dovrà, innanzitutto, mettere ordine in un partito che a causa della sua vittoria è ancora letteralmente sotto shock. Entro poco tempo quello che al momento è solo lo strisciante scontento delle correnti Dem, di fatto, uscite “sconfitte” dalle Primarie Pd si potrebbe trasformare, addirittura, in nuove minacce di scissione. Come verrà gestita questa fase delicatissima? Gli scenari.

Primarie Pd: cosa succederà sotto la guida di Elly Schlein? Scenari

Entro poco tempo le correnti Dem uscite, di fatto, “sconfitte” dalle Primarie Pd si riprenderanno dallo shock – la stampa nazionale continua a riferire i retroscena di una vera e propria “incredulità” dell’area Pd più moderata rispetto al risultato – e cominceranno a organizzare una “risposta” all’elezione di Elly Schlein a Segretaria del partito. Quest’ultima è chiamata dunque a gestire una fase delicatissima: un passo falso e il partito potrebbe perdere altri pezzi. Ancora peggio: potrebbero delinearsi ulteriori fratture interne che renderebbero il Pd del tutto “ingovernabile”, vanificando ogni tentativo della Schlein di impostare il proprio indirizzo politico.

D’altra parte, il vantaggio della Schlein su Bonaccini è stato di soltanto 7 punti percentuali, 80mila voti in più. In pratica, nonostante il consenso che si è coagulato intorno alla sua figura non si può negare neanche che le manchi buona parte del sostegno finora garantito a ogni segretario: il voto nei circoli, la fase in cui votano solo gli iscritti, lo testimonia. Tuttavia, da considerare anche i segnali provenienti dal “territorio”, dagli amministratori locali Pd che, in buona parte, rimangono dalla parte del Governatore dell’Emilia Romagna. Un fattore non trascurabile se si pensa che a breve la Schlein dovrà scegliere se avviare le primarie in vista delle Elezioni Amministrative di primavera, quindi, i candidati da sostenere (molto probabile che non interverrà più di tanto sulla traiettoria già segnata dai vertici del partito nei luoghi del voto: per quanto la tornata coinvolga 18 capoluoghi, non ci sono sfide particolarmente significative in un’ottica nazionale).

La partita per la Segreteria e la Direzione

Elly Schlein potrà comunque difendersi dagli attacchi di chi contesta il risultato delle Primarie Pd: in primo luogo attraverso la nomina di personalità a lei “vicine” alla Segreteria, il “governo” del Pd. Qui i commentatori evidenziano un altro aspetto: molti esponenti della “vecchia guardia” l’hanno sostenuta nella corsa, adesso potrebbero tornare per riscuotere (non entrando direttamente in segreteria ma posizionando al suo interno loro “uomini chiave”). In ogni caso, molti commentatori si aspettano che Letta e Zingaretti, Franceschini e Orlando continueranno a pesare molto sulle decisioni della Segretaria (tanto che le loro posizioni potrebbero annacquarne il programma).

Detto ciò, considerando la relativamente bassa approvazione “interna”, la Schlein potrebbe avere una maggioranza esigua in Direzione: l’organo – consultivo – in cui vengono rappresentate praticamente tutte le facce del partito ha molte possibilità per mettere in minoranza un segretario (per esempio, rifiutando di avallare una sua decisione). Guardando i numeri diffusi dall’entourage della Segretaria, in realtà, non ci dovrebbero essere problemi su questo fronte per la Segretaria nel breve termine: in virtù dei voti ottenuti conterà su circa il 60% non solo della Direzione ma anche dell’Assemblea, il “parlamento” Dem.

Insomma, la base per “stabilizzare” il Pd c’è: probabile che la nuova Segretaria chiederà a tutti uno sforzo di sopportazione per quanto riguarda toni e proposte in vista delle Europee 2024. La sua elezione rappresenta una richiesta di “discontinuità” proveniente dall’elettorato, è evidente: la Schlein è probabilmente in grado di alimentare questa narrazione, sfruttando anche la permanenza del Pd all’opposizione. L’efficacia di tale strategia si rivelerà però solo al momento del voto per il Parlamento Europeo: sarà quello il vero spartiacque per il suo mandato.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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