Regime forfettario 2024: cos’è, chi rientra, come funziona? Info utili (aggiornamento 8 GENNAIO)

Pubblicato il 8 Gennaio 2024 alle 07:01 Autore: Guglielmo Sano

Regime forfettario 2024: cos’è, chi può rientrare, cosa prevede? Info utili

Regime forfettario 2024: cos’è, chi rientra, come funziona? Info utili

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Regime forfettario 2024: cos’è, chi può rientrare, cosa prevede? Info utili. Regime forfettario 2024: di cosa si tratta esattamente? Chi può aderire? Come funziona? Nel corso del prossimo anno sono previsti particolari cambiamenti per quanto riguarda requisiti, agevolazioni e tassazione? Una panoramica veloce sulle caratteristiche principali dell’ex regime dei minimi.

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Regime forfettario 2024: cos’è, chi rientra, come funziona?

Regime forfettario 2024: nel corso del prossimo anno tutto congelato per quanto riguarda l’ex regime dei minimi, ovvero quel regime dedicato alle partite Iva che prevede una tassazione agevolata (5% per i primi 5 anni e poi 15%) se si rientra in alcuni ben precisi limiti di reddito (parametri che poi bisogna mantenere per confermare la permanenza al suo interno). Dunque, nel 2024 non interverrà alcuna modifica alle regole entrate in vigore a partire dal primo gennaio 2023 (a parte quella relativa all’obbligo di fatturazione elettronica).

Per mantenere la tassazione agevolata non bisogna superare la soglia di 85mila euro di ricavi e compensi, tassazione agevolata che si mantiene anche se si supera durante l’anno la soglia dei 100mila euro. Superata tale soglia, però, si fuoriesce in automatico dal forfettario. Altri requisiti: non aver sostenuto spese per dipendenti e collaboratori superiori ai 20mila euro, non aver ricevuto oltre 30mila euro da rapporti di lavoro dipendente o da pensione.

Come si calcolano le tasse?

Regime forfettario 2024: l’agevolazione più importante per chi rientra nel regime forfettario consiste, come si diceva, nell’applicazione di un’aliquota fissa (e non progressiva, cioè che aumenta con il crescere del reddito, come nel caso dell’Irpef, per esempio). Sulla quota di imposte che il contribuente forfettario va a pagare incide, oltre al livello di guadagni e ricavi, anche il settore di attività (individuato da uno specifico codice Ateco).

Ogni settore si differenzia per il coefficiente di redditività: un valore che, in poche parole, serve per separare i profitti dal reddito imponibile. In sostanza, per capire quante tasse si pagano bisogna applicare la formula à (Incassi totali X coefficiente di redditività) X 5% o 15%.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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