Chi era Toto Cutugno, indimenticato gigante della musica italiana. Il ricordo del figlio Nico

Pubblicato il 22 Maggio 2024 alle 13:00 Autore: Fabrizio Scandaloni
Chi era Toto Cutugno, indimenticato gigante della musica italiana. Il ricordo del figlio Nico Cutugno

Chi era Toto Cutugno, indimenticato gigante della musica italiana. Il ricordo del figlio Nico Cutugno

Salvatore Cutugno, conosciuto da tutti come Toto, è nato il 7 luglio 1943 a Fosdinovo, un piccolo comune in Toscana. Sin da giovane ha mostrato un grande talento per la musica, iniziando come batterista e dedicandosi successivamente alla scrittura di canzoni. Negli anni ’60, fece le sue prime esperienze musicali suonando la batteria in vari gruppi, tra cui i Nostradamus, i Cocci di Vaso e gli Accadimenti Terapeutici.

Nel 1976, con la band Albatross, partecipò al Festival di Sanremo, classificandosi terzo con la canzone “L’Albatross”. Questa esperienza segnò l’inizio di una lunga e brillante carriera nel panorama musicale italiano.

Il successo a Sanremo e la hit storica de “L’Italiano”

Nel 1980, Toto Cutugno vinse il Festival di Sanremo con la canzone “Solo Noi”. Questo successo lo consacrò come uno dei più grandi cantanti italiani. Partecipò numerose volte a Sanremo, classificandosi secondo nel 1984 con “Serenata”, nel 1987 con “Figli”, nel 1988 con “Emozioni” e nel 1989 con “Le Mamme”.

Il suo brano “L’Italiano“, presentato a Sanremo nel 1983, divenne una delle canzoni più amate e riconosciute in tutto il mondo, simbolo del Made in Italy e dell’orgoglio nazionale.

La Vittoria all’Eurovision e gli anni ’90

Nel 1990, Toto Cutugno vinse l’Eurovision Song Contest con la canzone “Insieme 1992”, un brano che celebrava l’imminente unificazione dell’Europa. Questa vittoria lo rese celebre a livello internazionale e rappresentò uno dei punti più alti della sua carriera.

Durante gli anni ’90, la sua produzione musicale rallentò, ma continuò a esibirsi e a partecipare a vari programmi televisivi. Il suo album “Insieme” rimane uno dei più conosciuti e apprezzati dai fan.

Il ritorno sul palco e gli ultimi anni della carriera di Toto Cutugno

Nel 2005, Toto Cutugno tornò sotto i riflettori collaborando con Annalisa Minetti per eseguire “Come Noi Nessuno Al Mondo” al Festival di Sanremo, ottenendo un altro secondo posto. Partecipò nuovamente a Sanremo nel 2008 con la canzone “Un Falco Chiuso in Gabbia” e nel 2010 con il singolo “Aeroplani”, esibendosi anche con Belen Rodriguez durante la serata dei duetti.

Il 12 febbraio 2013, Toto partecipò come ospite alla prima serata del Festival di Sanremo, condotto da Fabio Fazio. Ricevette un premio speciale alla carriera e si esibì con il Coro dell’Armata Rossa, cantando “L’Italiano” e “Nel Blu Dipinto di Blu” in omaggio a Domenico Modugno.

La lunga lotta contro la malattia

Nel 2007, Toto Cutugno fu diagnosticato con un tumore alla prostata, che gli causò la perdita del rene destro. Nonostante le difficoltà, continuò a esibirsi e a lavorare nel mondo della musica, dimostrando un incredibile coraggio e determinazione. La sua battaglia contro la malattia durò 15 anni, durante i quali non smise mai di lottare e di ispirare coloro che lo circondavano con la sua forza e il suo spirito indomito.

La famiglia di Toto Cutugno. Il legame con Carla e il rapporto extra-coniugale

Toto Cutugno era sposato dal 1971 con Carla Galli. La coppia non ha avuto figli insieme, ma Toto ebbe un figlio, Nicolò, nato nel 1989 da una relazione extraconiugale. Nonostante la complessità della situazione, Carla mostrò una grande forza e comprensione, supportando la decisione del marito di riconoscere Nico come suo figlio.

Il Rapporto con il figlio Nico Cutugno

Nico Cutugno, nato nel 1989, ha scoperto la notorietà del padre solo a otto anni. “Ero in macchina con lui e in radio c’era una sua canzone. Lui guidava, io ero a fianco, e c’era qualcosa che non mi tornava perché il timbro della voce era comunque molto riconoscibile. Mio padre mi aveva detto che faceva l’ingegnere per proteggere la mia privacy e la sua. Poi, un giorno, mio bisnonno mi disse direttamente: ‘Nico, tuo padre è Toto Cutugno’. Fu una rivelazione semplice e diretta”.

Nico Cutugno ha seguito le orme del padre nella passione per la musica, preferendo però la scrittura al palcoscenico. Si è laureato in economia alla Bocconi e ha mantenuto un rapporto stretto e affettuoso con Toto. “Di mio padre ricordo soprattutto la costante presenza e l’amore. Era molto giovanile e alla mano, scherzava sempre con i miei amici, ma teneva anche molto al rispetto e all’educazione. Era severo quando necessario, ma sempre con affetto”.

Nico Cutugno ha affrontato con grande coraggio la malattia del padre, condividendo con lui gli ultimi giorni di vita con grande tenerezza e affetto. La loro storia è un esempio di amore e resilienza familiare.

Nico Cutugno è ospite a La Volta Buona del 22 maggio 2024 proprio per parlare del rapporto con il padre e raccontare storie inedite della sua vita.

La morte e l’eredità di Toto Cutugno

Toto Cutugno si è spento nell’agosto del 2023 all’ospedale San Raffaele di Milano, dove era ricoverato per l’aggravarsi della malattia. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile nel panorama musicale italiano e nei cuori dei suoi cari.

La carriera di Toto Cutugno ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo della musica italiana. Le sue canzoni, i suoi successi a Sanremo e la sua vittoria all’Eurovision sono testimoni di un talento unico e di una passione ineguagliabile per la musica. Il suo legame con il figlio Nico rappresenta una parte importante della sua storia, mostrando il lato umano e affettuoso di un grande artista.

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L'autore: Fabrizio Scandaloni

Sono Fabrizio Scandaloni, un giornalista che ha trasformato il gossip in un'arte, con uno sguardo acuto e un'intuizione senza pari nel catturare l'attenzione del pubblico. La mia storia è fatta di retroscena scottanti, esclusive imperdibili e una determinazione implacabile nel portare alla luce la vera essenza del mondo dello spettacolo italiano.
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