Decreto Omnibus 2025: cosa contiene? Le misure chiave
Decreto Omnibus 2025: cosa contiene? Le misure chiave
Decreto Omnibus 2025 approvato il 20 giugno. Cosa contiene? Sbloccati nuovi fondi per sport e ricerca. Poi nuova proroga per la cosiddetta Sugar Tax e riduzione dell’Iva per le opere d’arte. Spazio anche a una nuova misura di sostegno alla maternità. Uno sguardo veloce alle misure chiave del provvedimento.
Che cos’è il Decreto Omnibus 2025?
Il Decreto Omnibus 2025 è un provvedimento che mira a intervenire contemporaneamente su diversi settori soprattutto in un’ottica di semplificazione normativa e incentivazione strategica. Tra le misure principali, spiccano l’abbassamento dell’IVA su opere d’arte e beni da collezione, la proroga della sugar tax, un bonus per le madri lavoratrici e interventi su settori come sport e ricerca.
In particolare, il decreto introduce una riduzione significativa dell’IVA dal 22% al 5% per le opere d’arte e beni da collezione (oggetti di antiquariato, francobolli, monete, libri antichi e così via) con l’obiettivo di armonizzare il regime fiscale italiano con quello di altri Paesi europei. Viene inoltre prorogata la sospensione della Sugar tax – che a questo punto dovrebbe entrare in vigore nel 2026 e non più quest’anno – con l’obiettivo di tutelare le imprese del settore alimentare. Infine, il provvedimento contiene anche una misura di welfare: introduce infatti anche un bonus da 480 euro per le madri lavoratrici con almeno due figli.
Le misure chiave del provvedimento
Decreto Omnibus 2025: cosa contiene? Ecco l’elenco delle misure principali:
- Riduzione IVA su opere d’arte e beni da collezione
- L’IVA passa dal 22% al 5% su opere d’arte e oggetti da collezione. Questa misura interessa tutte le importazioni e cessioni, comprese quelle tra artisti, eredi e rivenditori. Si applica anche il regime del margine, un metodo che permette di evitare la doppia imposizione, applicando l’IVA solo sulla differenza tra prezzo di acquisto e di vendita.
- Proroga della sugar tax
- L’entrata in vigore della tassa, che doveva scattare a luglio 2025, è stata posticipata al 1° gennaio 2026. Si tratta dell’ottava proroga del balzello: ascoltare le rimostranze delle aziende del settore alimentare che da anni segnalano difficoltà nell’adeguarsi a tale imposizione fiscale.
- Bonus alle madri lavoratrici
- Un sostegno di 480 euro distribuito in un’unica soluzione a dicembre 2025, destinato alle madri con almeno due figli a carico di cui il più piccolo di età non superiore a 10 anni.
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