Quale soluzione per la crisi spagnola?
Un sintomo dell’inutilità di questa misura di emergenza è giunta quasi in diretta dai mercati che, proprio dopo l’ufficializzazione del manovra, hanno visto tutte le borse europee chiudere in calo, ad eccezione di Francoforte. Tutti gli indizi fanno propendere per l’ipotesi che il testimone sia passato nuovamente nelle mani dell’Italia, che sarà adesso oggetto di nuovi attacchi speculativi.
Questo tipo di interventi a pioggia hanno comportato la probabile uscita della Grecia dall’Unione Europea. Un paese che vale appena il 2% del PIL di tutta la zona euro ha ricevuto in due trance (nel 2011 e nel 2012) 110 e 130 miliardi di euro senza averne alcun beneficio. Anzi, è probabile che l’elevatissimo tasso di interesse a cui i prestiti sono stati concessi peserà in modo determinante sulla capacità di ripresa di questo paese. Servono invece degli interventi strutturali che permettano di ripensare il modello organizzativo dell’Unione, le sue modalità di intervento e probabilmente anche gli obiettivi a lungo termine che le istituzioni europee si prefiggono.