SDE, verso la casa del futuro

Pubblicato il 6 Settembre 2012 alle 11:20 Autore: Matteo Patané
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Mentre si sforbiciano gli incentivi alle fonti rinnovabili – smettendo da un lato di drogare il libero mercato ma dall’altro rinunciando a indirizzare lo sviluppo tecnologico ed energetico del Paese verso le energie alternative ai combustibili fossili – appare quasi una delle classiche contraddizioni all’italiana la partecipazione di una delegazione del nostro Paese alla seconda edizione del Solar Decathlon Europe di Madrid, la cui fase conclusiva avrà luogo dal 14 al 30 di settembre.

Nato nel 2002 sotto l’egida del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, il Solar Decathlon è una sorta di torneo che vede sfidarsi team di ricerca impegnati nella realizzazione di abitazioni al tempo stesso belle e sostenibili, grazie all’utilizzo e allo sfruttamento dell’energia solare. Dopo la prima edizione del 2002, il Solar Decathlon è stato ripetuto nel 2005 e da quella data si tiene regolarmente ogni due anni.
Nel 2007, da una collaborazione tra il governo USA e quello spagnolo, è nato Solar Decathlon Europe, che si ripropone i medesimi obiettivi su scala europea pur essendo comunque aperto a delegazioni di ogni parte del mondo.
La prima edizione si è tenuta nel 2010 e, con la seconda in corso in questo 2012, si andrà a creare un’alternanza con l’edizione americana tale da garantire uno svolgimento generale a livello annuale.

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L’edizione del 2010 ha visto partecipare ben diciassette delegazioni provenienti da sette nazioni, e si è conclusa con la vittoria di misura del progetto Lumenhaus del Virginia Polytechnic Institute & State University sul progetto tedesco Ikaros_Bavaria.

Classifica SDE 2010

 

Specifiche del progetto Lumenhaus

 

Valutazione del progetto Lumenhaus

Come riportano le schede tecniche del progetto vincitore, si tratta di una competizione estremamente articolata, con valutazioni dettagliate che tengono conto di una molteplicità di fattori destinati a riprodurre il più fedelmente possibile da un lato la vivibilità ed il pregio architettonico della costruzione, e dall’altro la sostenibilità energetica.
Il Solar Decathlon Europe, quindi, si propone l’ambizioso obiettivo di fissare i parametri tecnici e al tempo stesso qualitativi dell’abitabilità sostenibile del futuro, cercando di promuovere e premiare progetti in grado di calare i grandi temi energetici e ambientali nel vivere quotidiano superando quell’insidioso confine che separa il mondo prettamente scientifico e sperimentale da quello del sentire comune.

La ferrea volontà di perseguire un simile obiettivo è evidenziata sin dalla strutturazione della giuria, suddivisa in sei ambiti di valutazione:

  • Architecture
  • Engineering and Construction
  • Energy Efficiency
  • Communication and Social Awareness
  • Industrialization and Market Viability
  • Sustainability

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L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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