Rassegna Stampa Estera: Merkel, Steinbrück e l’europeismo tedesco.

Pubblicato il 20 Ottobre 2012 alle 12:08 Autore: Lorenzo Santoro
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Le critiche di Steinbrück all’operato della cancelliera sono parse finora poco incisive. Il leader della socialdemocrazia ha spesso rimproverato alla Merkel che la Germania si è mossa poco e tardi, questi annunci sono giunti con due anni di ritardo, infatti la crisi dei debiti è stata affrontata senza la giusta determinazione – secondo il politico tedesco – proprio a causa della debolezza interna della maggioranza. Questo atteggiamento ha provocato una sorta di “mobbing” contro la Grecia, la maggioranza si è barcamenata in maniera maldestra nella fondamentale operazione di salvataggio dell’euro. Per il resto Steinbrück non può che confermare che il futuro della Germania è l’Europa e che è proprio compito del cancelliere spiegare tutto ciò ai cittadini tedeschi.

La Merkel ha ascoltato con grande attenzione il discorso del leader dell’opposizione. Inoltre Steinbrück non si è risparmiato discorsi più schierati a sinistra: infatti ha denunciato l’assenza di un chiaro indirizzo sociale alle politiche europee, denunciando quanto le politiche di risparmio della Merkel possano essere dannose e pericolose per il funzionamento delle democrazie.  Egli ha parlato in maniera abbastanza singolare anche della necessità di riformare il funzionamento della finanza, con accenti che sembravano alludere ad un programma elettorale piuttosto che ad un semplice discorso in parlamento.

In ogni caso per lo Spiegel l’argomento Europa non è facile da trattare da parte dell’opposizione. Secondo i tedeschi il comportamento della Merkel è stato fino ad adesso ineccepibile e del resto i socialdemocratici non possono far mancare il loro sostegno ad ogni votazione in parlamento a riguardo.

L'autore: Lorenzo Santoro

Lorenzo Santoro è dottore di ricerca in Storia Contemporanea. Ha pubblicato un volume su “Farinacci e il Partito Nazionale Fascista” presso Rubbettino e ha in preparazione un volume su “Musica e Politica nell’Italia Unita”. È stato Visiting Scholar presso l’Hannah-Arendt-Instituts für Totalitarismusforschung an der Technischen Universität Dresden e tiene regolarmente lezioni e seminari nelle università tedesche.
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