Quarti Champions League Juventus vs Bayern Monaco

Pubblicato il 10 Aprile 2013 alle 11:10 Autore: Redazione

L’andamento dei bavaresi dopo la sosta invernale, infatti, è semplicemente disarmante (per gli avversari). Basti pensare che nel girone di ritorno di Bundesliga la squadra di Monaco non ha perso nemmeno un punto, totalizzando 11 vittorie in altrettante gare, con la ciliegina sulla torta rappresentata dai 3 punti di sabato scorso a Francoforte, che hanno regalato la certezza matematica del Meisterschale, con ben 6 giornate d’anticipo, record assoluto di “precocità” per quanto riguarda il campionato tedesco.

A ciò, va aggiunta anche la vittoria nei quarti di finale della Coppa di Germania contro il Borussia Dortmund (che ha proiettato il Bayern in semifinale, da disputare tra una settimana contro il Wolfsburg), oltre ovviamente alla vittoria contro la Juventus e alla gara di andata degli ottavi di finale di CL, a Londra contro l’Arsenal (1-3). L’unico neo di questo 2013 è rappresentato dalla sconfitta in casa nell’ottavo di ritorno contro i gunners, uno 0-2 comunque indolore ai fini del passaggio del turno. Ciò che rende ancora più difficile l’impresa bianconera è però la continuità dei bavaresi sullo scenario europeo: basti pensare alle due finali di CL raggiunte (e perse) negli ultimi tre anni, tra cui l’ultima, dolorosissima, un anno fa dinanzi al proprio pubblico, cedendo al Chelsea dopo la lotteria dei calci di rigore.

Escludendo l’ottavo di finale d’andata già disputato, i precedenti tra le due squadre sono sei, tutti con tre caratteristiche comuni: sono stati giocati nell’ultimo decennio, nella massima competizione europea e sempre nei gironi di qualificazione. I primi quattro riguardano il biennio 2004-06, in cui la Juve era allenata da Fabio Capello. Al primo anno la Juve fece bottino pieno, imponendosi per 1-0 sia a Torino (Nedved) che a Monaco (Del Piero).

L’anno successivo le due squadre si spartirono la posta, sfruttando il fattore campo e vincendo col medesimo risultato di 2-1. In entrambi i casi furono proprio Juventus e Bayern a passare il girone di qualificazione e ad accedere agli ottavi, ed entrambe le volte il girone fu vinto dalla Juventus. L’ultimo precedente, risalente alla stagione 2009-10, vide un pareggio a Monaco (0-0) ed una decisiva quanto pesante affermazione bavarese a Torino (1-4, peraltro unica sconfitta nelle ultime 30 gare europee casalinghe della Juventus), che decretò il passaggio del turno del Bayern proprio a spese dei bianconeri, che da lì a breve iniziarono una parabola discendente che portò prima all’esonero di Ciro Ferrara (sostituito da Alberto Zaccheroni) e quindi ad un anonimo settimo posto finale in campionato.

Un altro aspetto che potrebbe non far dormire sonni tranquilli ai tifosi bianconeri sono le statistiche riguardanti il risultato di partenza: la Juventus non è mai riuscita a ribaltare un 2-0, né in CL né nella vecchia Coppa Campioni. I tre precedenti parlano chiaro: negli anni ’70 la Juventus dovette cedere ad altre due tedesche, la Dinamo Dresda (inutile 3-2 per i bianconeri nella gara di ritorno) e il Borussia Mönchengladbach (2-2 al ritorno), mentre più recente è l’eliminazione per mano dell’Arsenal, nella stagione 2005-06 (0-0 a Torino dopo la sconfitta per 2-0 a Londra). Da questo punto di vista, la speranza a cui appigliarsi potrebbe essere augurarsi un calo di concentrazione dei bavaresi dopo la netta affermazione nella gara d’andata. D’altronde l’esperienza recente insegna, vedasi l’ottavo di finale di ritorno che ha visto l’Arsenal sfiorare l’impresa a Monaco, sconfiggendo 2-0 un Bayern appagato dopo l’1-3 di Londra.

Per quanto riguarda le possibili mosse tattiche, in casa Juventus bisognerà far fronte all’assenza per squalifica di due pedine fondamentali come Lichtsteiner e Vidal, cui si aggiungono anche Giovinco (uscito malconcio dalla sfida con il Pescara), Anelka (problemi muscolari) e Marrone, oltre ai lungodegenti Pepe e Bendtner. Torna invece tra i convocati Caceres. Difficile prevedere un cambio di modulo ed un ritorno al vecchio 4-3-3 della prima parte della scorsa stagione, stante l’assenza di Lichtsteiner e Pepe, pedine chiave per tale schema. Scarse possibilità anche per il 3-6-1 già ipotizzato all’andata, vista la sopraggiunta necessità di recuperare il doppio svantaggio.

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