Problemi in Scandinavia tra scuola e disoccupazione

Pubblicato il 16 Maggio 2013 alle 10:46 Autore: Antonio Scafati

A esultare è soprattutto l’Alleanza Rosso-Verde, che appoggia dall’estero il governo. Thomas Larsen, commentatore politico del Berlingske Tidende, indica proprio nel partito guidato da Johanne Schmidt-Nielsen il vincitore di questa partita – una boccata d’ossigeno per un partito che da qualche settimana zoppicava.

All’Alleanza Rosso-Verde però non è piaciuta la decisione di tagliare i fondi all’insegnamento del danese. L’opposizione di centrodestra, invece, disapprova la filosofia che c’è alla base dell’intervento. Lars Løkke Rasmussen (ex premier che ha guidato il governo indicato da Thorning-Schmidt come il responsabile del dramma dei disoccupati che rischiano di perdere i sussidi) ha criticato le scelte dell’attuale esecutivo, colpevole di proporre soluzioni tampone anziché concentrarsi sul vero obiettivo: la creazione di nuovi posti di lavoro.

Per il leader dei Liberali, siamo di fronte a un ripiego. Né più, né meno. Un’opinione peraltro condivisa anche al di fuori della politica. Più di qualche analista in Danimarca ha sottolineato che la disoccupazione resterà il vero nemico del governo di Thorning-Schmidt. L’intervento annunciato una manciata di giorni fa rimanda un problema che andrà comunque affrontato.

Lo stesso problema ce l’hanno anche in Svezia, dove la disoccupazione quest’anno dovrebbe mantenersi intorno all’8,2 per cento (a marzo l’asticella s’è fermata all’8,8). Il partito laburista, la principale forza di opposizione, sul lavoro che manca sta incentrando l’intera campagna elettorale in vista del voto dell’anno prossimo. Ma non solo. Anche la scuola è un terreno che i socialdemocratici stanno esplorando già da un po’.  La scorsa settimana i laburisti sono tornati a insistere sulla necessità di investire sulla formazione degli insegnanti, ma agli insegnanti hanno anche rivolto un invito diretto per capire insieme cos’è che non funziona nel sistema scolastico svedese.

La scuola è un chiaro target elettorale: lo è per i laburisti e non solo per loro. Un po’ tutti i partiti da tempo parlano di nuovi investimenti, di nuove strategie. Sono voti pesano, quelli degli insegnanti. E tutti li vogliono.

L'autore: Antonio Scafati

Antonio Scafati è nato a Roma nel 1984. Dopo la gavetta presso alcune testate locali è approdato alla redazione Tg di RomaUno tv, la più importante emittente televisiva privata del Lazio, dove è rimasto per due anni e mezzo. Si è occupato per anni di paesi scandinavi: ha firmato articoli su diverse testate tra cui Area, L’Occidentale, Lettera43. È autore di “Rugby per non frequentanti”, guida multimediale edita da Il Menocchio. Ha coordinato la redazione Esteri di TermometroPolitico fino al dicembre 2014. Follow @antonio_scafati
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