Astensionismo dilagante

Pubblicato il 28 Maggio 2013 alle 13:03 Autore: Maurizio Belli

Se i partiti e i movimenti politici italiani non vogliono decretare la frattura definitiva tra classe politica e cittadinanza, anticamera di possibili e inquietanti scenari più estremistici e meno pacifici di un ex comico fattosi leader politico, dovrebbero avviare una fase di profonda e sincera autocritica.

L’obiettivo auspicabile sarebbe l’avvio di una vera stagione di riforma delle strutture partitiche e delle forme di finanziamento politico, ma anche, o forse soprattutto, delle proposte politiche e programmatiche in campo, in grado di riconquistare il cuore e il voto dei tantissimi astensionisti. E invece, come al solito, è già partito il patetico coro di chi si arroga la vittoria e accusa gli avversari di sconfitta, senza vedere come, semplicemente, il vincitore non c’è.

Di fronte ad una classe politica che sembra sempre più incapace di dare risposte credibili ed efficaci ai problemi del paese, davanti all’inciucio governativo Pd-Pdl da un lato, e da un’opposizione grillina per ora sterile e senza risultati dall’altro, per tanti l’unica risposta valida è sembrata quella di restare a casa, e senza nemmeno la consolazione, questa volta, di poter andare al mare. “Piove, governo ladro”. Appunto.

L'autore: Maurizio Belli

Aspirante giornalista nato ventisette anni fa a Firenze, e quindi polemico di natura. Ideatore e autore del sito di satira politica e sociale www.divisivo.it
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