USA, una Kennedy si candida in New Jersey senza approvazione dal Partito

Pubblicato il 17 Maggio 2020 alle 12:47 Autore: Domenico Maria Pellecchia

Amy Kennedy annuncia che correrà per il secondo distretto del New Jersey a Gennaio, ma deve affrontare le resistenze interne al partito Democratico.

Amy Kennedy – moglie dell’ex deputato Patrick Kennedy – ha annunciato che si candiderà al Congresso statunitense nel secondo Distretto del New Jersey. In questo distretto, il deputato in carica Jeff Van Drew ha infatti cambiato partito, ufficializzando il passaggio ai Repubblicani dopo aver votato per due volte di fila contro il processo di impeachment verso il Presidente Trump.

Jeff Van Dre insieme a Donald Trump, dopo l'annuncio del cambio di Partito

Jeff Van Drew insieme a Donald Trump, dopo l’annuncio del cambio di Partito

In New Jersey però la macchina elettorale democratica – capitanata da George Norcross, magnate del posto che ha contribuito in diverse occasioni alle campagne democratiche per il congresso – aveva già deciso di puntare su un’altro candidato: la professoressa di Scienza Politica della Montclair University Brigid Harrison. La situazione in questo distretto, che diversi sondaggi danno come potenzialmente repubblicano per il 2020, è quindi quella di uno scontro frontale fra un membro di una delle più importanti dinastie politiche del Partito Democratico ed un nuovo volto del Partito, aiutato da una delle più grandi macchine elettorali americane.

Amy Kennedy, in un’intervista rilasciata qualche mese fa, dopo l’annuncio della sua candidatura, aveva detto che “dall’inizio della corsa, la macchina elettorale ha provato a spingere la loro scelta (Brigid Harrison, ndr) con sporchi trucchetti ed endorsement fasulli come aveva fatto per Jeff Van Drew“.

Secondo la Harrison, invece, Amy Kennedy avrebbe sfruttato l’etichetta di outsider per capitalizzare al meglio il consenso elettorale che negli ultimi due anni hanno avuto le campagne grassroot all’interno del Partito Democratico.

Brigid Harrison

Brigid Harrison

Un’elezione primaria così accesa non si sarebbe tenuta se Jeff Van Drew non avesse votato contro l’impeachment di Trump, costringendo così l’establishment del Partito Democratico ad abbandonarlo e a cercare un altro candidato. Dall’ufficio stampa della campagna di Amy Kennedy cominciano ad arrivare voci sempre più insistenti sull’ambiguità di George Norcross, il quale già da tempo lotta contro il Governatore dello Stato, il democratico Phil Murphy per una questione legata ad alcuni incentivi fiscali dei fratelli del magnate.

In ogni caso, chiunque vincerà le primarie in programma il prossimo 7 Luglio avrà vita difficile alle elezioni di Novembre, perchè Van Drew con ogni probabilità potrà contare sull’appoggio di molte personalità sia democratiche che repubblicane, in uno Stato che ha dimostrato una particolare infatuazione verso il Presidente. Le Primarie saranno probabilmente un’occasione per il Partito per fare i calcoli in vista dell’election day di Novembre, e alla fine potrebbe importare veramente poco chi delle due candidate riuscirà a spuntarla sull’altra.

 

 

 

 

L'autore: Domenico Maria Pellecchia