Sindaco New York. De Blasio sogna l’elezione

Pubblicato il 13 Settembre 2013 alle 11:22 Autore: Guglielmo Sano

Sindaco New York.: da Bloomberg a De Blasio?

A New York c’è un grande fermento e i cittadini della Grande Mela non vedono l’ora di votare e voltare pagina dopo 12 anni con lo stesso uomo alla guida: si può dire che la bagarre elettorale in vista delle elezioni del 5 Novembre 2013 sia cominciata già da tempo. Sono pronti anche i candidati. Sul versante Repubblicano sono stati pochi i dubbi sul nome di chi avrebbe lottato per conquistare il posto del sindaco uscente Bloomberg, ora è tutto chiaro anche per quello che riguarda i risultati delle primarie democratiche.

PARTITO REPUBBLICANO

La scelta per gli elettori del “Grand Old Party” si è limitata a due candidati: Joseph Lhota e John Catsimatidis. Il primo ha 58 anni: la famiglia del padre è ceca, mentre la madre è per metà italiana e per metà americana. Dalla sua parte: il forte rapporto che lo lega al sindaco del 9/11 Rudy Giuliani (era l’Assessore per le operazioni di quest’ultimo), oltre ad essere stato, con successo, a capo della MTA (l’azienda dei trasporti pubblici cittadini). Ha la fama di essere un conservatore “senza se e senza ma” tuttavia lo definiscono anche un “pragmatico” risolutore di problemi e amministratore di risorse, potrebbe risultare troppo di “destra” per convincere anche gli elettori moderati e centristi.

Catsimatidis, invece, è un imprenditore “prestato” alla politica: nel 1969 apre il suo primo negozio di alimentari, a Manhattan, “Red Mela”, adesso, secondo Forbes, risiede stabilmente in 132esima posizione nella classifica degli uomini più ricchi degli Usa. Il suo slogan che lo voleva “a favore del popolo ma anche degli imprenditori” non ha portato ai risultati sperati: ha preso poco più del 40% dei voti alle primarie, mentre Lhota ha stravinto il 52%. Dunque quest’ultimo sarà la carta che i Repubblicani giocheranno per continuare a governare New York (anche se alle ultime elezioni Bloomberg si era presentato come indipendente).

PARTITO DEMOCRATICO

Molto diversa la situazione in campo democratico, ben 5 candidati si sono sfidati durante le primarie del 10 Settembre: Christine Quinn, William Thompson, Bill De Blasio, John Liu, Anthony Weiner. Liu, attuale “comptrotter” (supervisore dei conti e delle politiche del comune) non è andato oltre il 7% delle preferenze. Weiner, ex astro nascente della politica statunitense, non ha superato il 5%, da parte sua paga il dazio a più di uno scandalo sessuale (al quale hanno dedicato perfino una pagina di Wikipedia) che sembra aver compromesso per sempre la sua carriera politica. La partita si è svolta quindi tra i primi tre. Se vi era un candidato favorito nella corsa per il posto di candidato sindaco questa era sicuramente Christine Quinn, l’esponente politico più potente dopo Bloomberg in città, in quanto Presidente del Consiglio Comunale. Dichiaratamente di sinistra, non ha mai nascosto la sua omosessualità, sarebbe potuta diventare il primo sindaco donna e gay della storia di New York.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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