Coca, il Perù “sorpassa” la Colombia

Pubblicato il 27 Settembre 2013 alle 14:30 Autore: Giacomo Morabito

Secondo l’ultimo rapporto dello United Nations Office on Drugs and Crime (UNODC), il Perù è al momento il principale produttore di coca.

Di certo, ciò non è dovuto all’antica tradizione della masticazione della foglia di coca delle popolazioni andine che permette, in particolare ai contadini delle Ande, di sopportare l’altitudine, il freddo e la fame.

Secondo l’UNODC, in Perù sono coltivati oltre 60mila ettari di coca, e in particolare nelle aree di Cuzco, di Ayacucho e di Huánuco: si tratta di una cifra tale che ha permesso di “sorpassare” persino la Colombia, nota detentrice di molti dei primati mondiali legati alla produzione e al commercio di sostanze stupefacenti.

L’impressionante ascesa del Paese andino a livello mondiale per quanto riguarda la produzione della materia prima della cocaina non rispecchia però l’impegno del governo peruviano, il quale ha adottato delle severe politiche di repressione delle droghe. Tuttavia, come segnalato dal rapporto dell’UNODC, tali politiche hanno permesso solo di ridurre del 3,4% le coltivazioni nel Paese dal 2011 al 2012.

Inoltre, va tenuto in alta considerazione l’arresto nel 2012 di compagno Artemio, e condannato recentemente all’ergastolo per i reati di terrorismo, traffico di droga e riciclaggio di denaro. Artemio, infatti, è stato il leader di Sendero Luminoso, in altre parole l’organizzazione terrorista d’ispirazione maoista che ha insanguinato il Paese peruviano, assassinando oltre 70’000 persone.

Sendero Luminoso si propone di sovvertire il sistema politico peruviano e di instaurare il socialismo attraverso la lotta armata, e basa la propria forza economica sui proventi del traffico di stupefacenti, ispirandosi quindi al modello delle Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia (FARC). In passato, il gruppo aveva il proprio quartier generale presso la valle del fiume Huallaga, quindi nell’area settentrionale del Perù, sino a poi trasferirsi a Sud nella regione dell’Apurímac, ovvero dove ci sono le più ampie coltivazioni della foglia di coca.