Lotta per Alitalia

Pubblicato il 1 Ottobre 2013 alle 10:33 Autore: Matteo Patané

Air France desidera mettere le mani su Alitalia, e lo vuole fare nelle condizioni più favorevoli perché sono le uniche condizioni che la compagnia francese si può permettere.

Se Alitalia ha infatti chiuso il primo semestre del 2013 con un passivo di 300 milioni, Air France ha visto il medesimo periodo chiudersi con un disavanzo netto di 800 milioni e una riduzione di organico di oltre tremila unità.

L'ad di Alitalia, Del Torchio

L’ad di Alitalia, Del Torchio

Air France, molto semplicemente, non può permettersi di investire troppo in Alitalia, ma questo porta alla paradossale situazione di un socio azionista di Alitalia che punta in maniera plateale e palese sulla sua disgregazione e sulla sua perdita di valore, anziché apportare le proprie competenze ed esperienze per il benessere dell’azienda. Che Air France, entrando come socio di minoranza, avrebbe avuto l’interesse ad una svalutazione di Alitalia per acquisirla poi a prezzo di saldo era una conseguenza prevedibile e scontata.

Ecco che quindi vengono una volta per tutte al pettine i nodi del cosiddetto “salvataggio dell’Alitalia” del 2008, agitato da Berlusconi come l’unica speranza per la salvezza e l’italianità della compagnia di bandiera, ma in realtà una mossa meramente politica senza alcuna visione economica o industriale, un puro gioco di natura elettorale che ha ridotto la compagnia di bandiera nella peggiore delle posizioni, né saldamente nelle mani di Air France – a quel punto interessata davvero ad un suo sviluppo pur nella nuova, ridimensionata ottica – né indipendente da pressioni delle compagnie concorrenti e dotata di un management realmente interessato a trasformarla in una società vincente.

L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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