Nencini (Psi): “Bene Renzi se guarda al Pse Voto segreto su Berlusconi e lui decadrà”

Pubblicato il 29 Ottobre 2013 alle 17:18 Autore: Gabriele Maestri

Nencini (Psi): “Bene Renzi se guarda al Pse. Voto segreto su Berlusconi e lui decadrà”

Siede in Senato dall’inizio della legislatura che ha riportato una compagine visibile del Partito socialista italiano nelle aule parlamentari. Riccardo Nencini, segretario del Psi, è reduce dalla partecipazione alla convention della Leopolda: lì ha ascoltato Matteo Renzi parlare di temi – come il merito, la lotta alla povertà di ritorno, le libertà individuali e la civiltà dei diritti – che ha riconosciuto anche come suoi.

Partiamo da qui per una chiacchierata sui temi dell’attualità politica, parlando anche di legge elettorale, di socialisti che stanno nel centrodestra e del tema del giorno, la diatriba tra “palesisti” e “segretisti” sulla decadenza di Berlusconi. Con Nencini decisamente a favore dei secondi, almeno quanto lo è della decadenza del Cavaliere.

nencini

* * *

Segretario Nencini, si è da poco conclusa la quarta edizione della Leopolda, cui lei ha partecipato. Lì Renzi ha fatto riferimento al socialismo europeo come possibile tratto comune di un’alleanza che faccia perno sul Pd. Come vede questa cosa?

Sono interessato al fatto che, nel momento in cui gli stati nazionali conferiscono all’Europa una larghissima sovranità, chi porta responsabilità politiche nei singoli paesi si richiami a una delle case madri europee: la casa madre della sinistra è quella del Socialismo europeo. Io sto già in quella casa: se Renzi lo fa, lo valuto come fatto positivo.

Per lui sarebbe una novità assoluta…

Per lui una novità, per noi una conferma. Ciò è tanto più utile oggi, perché l’Europa è ricca di populismi e partiti reazionari di destra ultraradicale e c’è bisogno di frapporre una barriera di libertà di civiltà a questi partiti.

matteo renzi sindaco firenze segretario pd

Il fatto che Renzi provenga da una cultura che non è esattamente quella del socialismo europeo e che si senta comunque di procedere verso il socialismo europeo la colpisce?

Dico che quando la farà, la troverò una scelta coraggiosa, anche per questo.

Potrebbe aiutarlo a diventare il leader del Pd e di uno schieramento più ampio che guardi anche a sinistra?

Mettiamola così: questa scelta lo metterebbe nella condizione di essere più facilmente leader di una coalizione che non del suo partito.

Tornando ai socialisti, lei ancora poco tempo fa ha stigmatizzato la posizione di chi si richiama al socialismo ma si colloca nel centrodestra…

… E’ più facile da laico spiegare il mistero della Trinità che dare una risposta alla loro presenza all’interno del Pdl.

Eppure negli anni un gruppo non piccolo di persone dal 1994 in poi ha fatto la scelta di militare in quello schieramento. Secondo lei non hanno mai avuto giustificazioni?

I partiti socialisti nascono per costruire la sinistra riformista, non per mescolarsi con forme neofasciste o di destra moderata. E’ così anche in Italia.

imu arriva voto senato 175 favorevoli

Alcune di quelle persone hanno parlato in più di un’occasione di “asilo politico” chiesto al centrodestra o al Pdl, immagino per non voler avere a che fare con gli eredi del Pci. Che cosa le comunica quell’espressione?

Sa, io ho fatto un’altra scelta, quella di rimanere nel partito erede del Partito socialista italiano: è la scelta che allora consigliai anche a chi se ne andò, chi nel Pds, chi in Forza Italia. Fossimo rimasti uniti, questa storia avrebbe avuto un destino ben diverso.

Si possono ancora mettere insieme i pezzi?

Credo che si possono recuperare intanto idee da offrire agli italiani e, dentro gli italiani, da offrire alla diaspora socialista.

Lei si è espresso sulla legge elettorale, dicendo che non avreste votato alcuna proposta a scatola chiusa. Quale legge potrebbe essere migliore per l’Italia?

Ho sempre pensato che i pilastri di una legge elettorale debbano essere due: va restituita la libertà di scelta agli elettori, perché si scelgano i parlamentari che vogliono. Eppoi serve una legge che dia stabilità e consenta al governo di governare e all’opposizione di fare l’opposizione, in un sistema bipolare.

Come traduciamo i due pilastri in concreto? In quali formule?

Penso ad esempio al sistema a doppio turno alla francese, oppure con un sistema di piccoli collegi in cui si combatta, in cui siano in competizione candidati conosciuti dai cittadini e che quindi possono essere consapevolmente valutati con il voto dai cittadini.

schede elettorali

Certo è che il Porcellum ai partiti in fondo conviene ed è difficile che lo tolgano. Concorda?

Conviene ai partiti grandi, ma non ai piccoli. Per noi ad esempio il voto di preferenza significa anche voto elettorale, per cui per noi è molto meglio un sistema in cui i cittadini scelgono direttamente i loro parlamentari; nel sistema francese, per dire, al primo turno c’è spazio anche per le preferenze.

Oggi l’argomento del giorno è la discussione nella Giunta per il regolamento di Palazzo Madama sul tipo di scrutinio per il voto sulla decadenza di Berlusconi da senatore…

… le regole non si cambiano a gioco iniziato. Il voto sarà segreto.

Anche se si trattasse di interpretare diversamente le norme, senza cambiare il testo, come è stato proposto dal Pd? 

Senta, in tutti i paesi quando in Parlamento si vota sulle persone lo scrutinio è segreto. Si è sempre fatto così e non possiamo cambiare le regole solo perché votiamo su Berlusconi. Sono sempre stato contrario alle leggi ad personam, ma anche contro quelle contra personam.

Enrico Buemi 2

Nella fase precedente c’è chi ha guardato con perplessità all’atteggiamento del senatore Enrico Buemi, che è parso non del tutto in sintonia con la posizione dettata dal vostro partito sul tema. Col senno di poi, che ne pensa?

Forse questo è avvenuto su alcuni punti, ma nel complesso la posizione è stata condivisa. E’ stato scrupoloso nell’approfondimento della questione, un certosino direi … e alla fine ha votato per la decadenza.

L’impressione però era quella che fino all’ultimo avesse fatto di tutto per non votare a favore della decadenza…

No, personalmente non direi.

Come finirà secondo lei il voto in aula?

Il Senato voterà la decadenza e Berlusconi decadrà dal mandato.

L'autore: Gabriele Maestri

Gabriele Maestri (1983), laureato in Giurisprudenza, è giornalista pubblicista e collabora con varie testate occupandosi di cronaca, politica e musica. Dottore di ricerca in Teoria dello Stato e Istituzioni politiche comparate presso l’Università di Roma La Sapienza e di nuovo dottorando in Scienze politiche - Studi di genere all'Università di Roma Tre (dove è stato assegnista di ricerca in Diritto pubblico comparato). E' inoltre collaboratore della cattedra di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Parma, dove si occupa di diritto della radiotelevisione, educazione alla cittadinanza, bioetica e diritto dei partiti, con particolare riguardo ai loro emblemi. Ha scritto i libri "I simboli della discordia. Normativa e decisioni sui contrassegni dei partiti" (Giuffrè, 2012), "Per un pugno di simboli. Storie e mattane di una democrazia andata a male" (prefazione di Filippo Ceccarelli, Aracne, 2014) e, con Alberto Bertoli, "Come un uomo" (Infinito edizioni, 2015). Cura il sito www.isimbolidelladiscordia.it; collabora con TP dal 2013.
Tutti gli articoli di Gabriele Maestri →