Videla, ritrovati i documenti “top secret” della dittatura argentina

Pubblicato il 5 Novembre 2013 alle 14:30 Autore: Giacomo Morabito

Circa 1500 documenti segreti, risalenti agli anni del regime militare in Argentina, sono stati scoperti a Buenos Aires. Il ministro della Difesa dell’Argentina, Agustín Oscar Rossi, ha dichiarato che i documenti contengono le trascrizioni di tutte le riunioni svolte dalla Giunta militare, che ha governato il Paese dal 1976 al 1983.

All’interno dei documenti, ci sono i piani di azione governativi e diverse “liste nere”, con i nomi di numerosi intellettuali e artisti banditi o sottoposti a censura per essersi opposti al governo. Fra loro figurano la cantante Haydée Mercedes Sosa, il compositore di tango Osvaldo Pedro Pugliese, l’attrice Norma Aleandro Robledo, lo scrittore Julio Cortázar e l’autrice di libri per bambini María Elena Walsh.

Non è ancora chiaro se i documenti faranno luce sui numerosi casi degli oppositori del regime uccisi o scomparsi per mano del governo militare, ma come dichiarato dal ministro Rossi, per la prima volta si ha accesso a documenti che coprono l’intero periodo della dittatura. I documenti sono stati ritrovati durante un’operazione di pulizia di un seminterrato dell’edificio della Fuerza Aérea Argentina e, secondo quanto dichiarato dall’attuale governo argentino, tutti i documenti saranno prossimamente resi pubblici.

Jorge Videla

Jorge Videla

Dei 1500 documenti, circa 280 contengono le registrazioni ufficiali delle riunioni della Giunta militare, che nel 1976 arrivò al potere con un colpo di Stato ai danni di Isabel Martínez de Perón. La dittatura della Giunta militare durò dal 24 marzo 1976 fino al 10 dicembre 1983. Durante la presidenza del tenente generale Jorge Rafael Videla Redondo (1976-1981), furono commessi numerosi crimini contro l’umanità, tra i quali l’assassinio e la tortura di 30’000 di desaparecidos.

E proprio per questi crimini, in seguito, lo stesso tenente generale fu condannato a due ergastoli e cinquant’anni di prigione, scontati durante gli ultimi anni della sua vita presso il carcere di Marcos Paz a Buenos Aires fino alla sua morte, avvenuta lo scorso 17 maggio.