Dati AGCom ottobre 2011
La maggioranza evidenzia un calo del tempo ad esso dedicata di circa quattro punti sul mese precedente, imputabili sostanzialmente al PdL: un’ulteriore conferma di come Berlusconi sia in grado di sfruttare, a seconda delle esigenze, a piacimento profili maggiormente politici piuttosto che istituzionali.
L’opposizione, infine, si mantiene sui valori del mese precedente, ma un simile risultato è ottenuto attraverso significative modifiche interne: cresce infatti il ruolo del PD, di FLI e di SEL laddove appaiono piuttosto penalizzati IdV e UdC.
Tra le testate televisive spicca Studio Aperto per le posizioni filoistituzionali, mentre è il TG4 a fornire maggior spazio alle forze di maggioranza e RaiNews a quelle di opposizione.
Dati AGCon ottobre 2011 aggregati per area politico-culturale |
Dati AGCom 2011 aggregati per area politico-culturale |
Esaminando invece lo spaccato per area politica, gli effetti della ripresa del ruolo istituzionale da parte del premier si traducono in un calo del centrodestra rispetto al mese di settembre, a favore tanto del centrosinistra quanto – ed è importante rimarcarlo in virtù di quanto capitato a novembre con l’opposizione alla soluzione tecnica – della Lega Nord.
In generale, lo scenario mensile mostra i due poli principali molto equilibrati al 36-37%, ma il 13% appannaggio della Lega e di altre formazioni dichiaramente di destra rende di fatto lo scenario televisivo italiano decisamente spostato – come sempre – verso le ali conservatrici del panorama politico. Il Terzo Polo appare in contrazione, appena sopra il 7%, mentre la sinistra radicale risulta del tutto evanescente, scontando sempre più la prolungata assenza dalle aule parlamentari.
È il TG4 la testata più favorevole al centrodestra, mentre il centrosinistra trova maggiore sponta su Studio Aperto. Il Terzo Polo, e non per la prima volta, ha sponda nel TG2 e la Lega Nord su Rainews24. La sinistra estrema, infine, è maggiormente rappresentata sul TG3.
Dati AGCom 2011 aggregati per mese |
Il dettaglio delle singole entità politiche evidenzia quanto emerso dai dati aggregati: lo spostamento dal PdL al Presidente del Consiglio, la ripresa del PD e di FLI – ai massimi da febbraio – sono i temi principali del mese di ottobre, uniti all’alto valore della UE, segnale della particolare attenzione che le istituzioni continentali pongono verso il nostro Paese.
Dal punto di vista dell’aderenza alla par condicio, spiccano in positivo i telegiornali di Telecom, MTVFlash e TGla7, uniti a Rainews, particolarmente vicini alle quote previste dalla legge. Particolarmente negativi invece i valori di TG5, Studio Aperto e TG2. Significativo inoltre è il valore del TG1, che risulta – sia pure in maniera qualitativamente differente – quantitativamente sbilanciato quanto il TG4: davvero una sorte indegna del telegiornale della rete ammiraglia della televisione pubblica.
Il mese di ottobre, in ultima analisi, mostra una situazione di netto stacco rispetto ai mesi precedenti, una sorta di riaffermazione diretta sulla scena da parte di Silvio Berlusconi, una presenza che, con il senno di poi, può essere vista come l’estremo tentativo di recuperare quel feeling mediatico ormai perduto con gli Italiani, un tentativo che, come dimostrano gli eventi di novembre e i sondaggi particolarmente punitivi con il centrodestra, si concluderà con il fallimento e la caduta del Governo.