Letta bis, si va verso il rimpasto di Governo

Pubblicato il 13 Gennaio 2014 alle 11:50 Autore: Francesco Di Matteo
Letta bis si va verso il rimpasto di Governo

Letta bis, si va verso il rimpasto di Governo

Ormai è quasi certo il rimpasto di Governo. A determinare questa scelta è il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi che vuole che il governo “cambi marcia”. Letta, anche se infastidito dall’ingerenza del sindaco di Firenze, cerca di mantenere la calma e di volgere la situazione a proprio vantaggio.

Renzi sembra aver vinto: il governo, probabilmente nelle prossime settimane, sarà azzerato e Letta presenterà le dimissioni a Napolitano, per poi richiedere l’incarico. Ma sicuramente si aspetterà la direzione del PD di giovedì, come confermato anche dal premier in visita in Messico.

Dopo la riunione del PD, quindi, si dovrebbe procedere con la formazione di un nuovo governo. Ma prima ancora c’è la discussione sul patto di governo, sul programma da portare avanti nell’esperienza governativa. Sul punto Letta è in difficoltà, stretto tra due fuochi. Da una parte c’è Renzi, che cerca in tutti i modi di proporre un programma liberale e riformatore, insistendo sull’inserire la questione delle unioni civili e sulla riforma del Senato. Se per il senato c’è un accordo di massima, tutta un’altra storia la proposta delle unioni gay, su cui Alfano, leader del NCD, altra componente del governo, è pronto ad aprire la crisi e mandare tutti a casa. Questa posizione non dispiace a Renzi che vincerebbe in entrambi i casi.

Giro di vite anche sulla composizione del governo. Dall’area renziana arriva un messaggio chiaro al premier: non si può fare un’operazione chirurgica togliendo solo alcuni ministri, bisogna azzerare tutta la squadra e rifarla da zero. Nella nuova squadra di governo il premier farà sicuramente entrare parte dell’area renziana, integrandola al progetto, così da rendere più complesso al sindaco di Firenze abbattere il governo, un giorno. Il trittico economico formato dal Ministero del Lavoro, guidato da Giovannini, il Ministero dello sviluppo economico, presieduto da Zanonato, e il Ministero dell’Economia guidato da Saccomanni. Infatti Renzi vuole mettere la sua impronta sul comparto economico del governo, e non apprezza gli attuali ministri che hanno fortemente criticato il suo ‘Jobs-Act’. Per loro c’è un serio rischio di essere mandati a casa, per poter inserire le idee di Renzi sul lavoro all’interno del programma di governo.

Letta bis si va verso il rimpasto di Governo

Altro ministro a rischio è Nunzia De Girolamo, travolta dallo scandalo giudiziario legato alle ASL del Sannio. Quasi certa l’esclusione di Anna Maria Cancellieri per via del caso Ligresti. A rischio, addirittura, la poltrona al Viminale di Angelino Alfano, non quella da vicepremier. Traballa anche la poltrona di Emma Bonino, colpevole di non aver gestito bene la vicenda Marò.

C’è molto riserbo sulle successioni, ma alcuni nomi sono trapelati. Tra questi c’è Mario Monti. L’ex premier potrebbe puntare al ministero dell’Economia, ma difficilmente avrà il lascia passare di Renzi ed Alfano. Un incarico da ministro, probabilmente allo sport, sarà dato anche al toscano socialista Riccardo Nencini. Non solo Nencini a dar visibilità ai ‘mini’ partiti, ma si vocifera ci sarà anche Bruno Tabacci, che potrebbe sostituire Nunzia De Girolamo.

 

Francesco Di Matteo

L'autore: Francesco Di Matteo

Napoletano classe '92. Laureato in Scienze Politiche e delle relazioni internazionali alla Federico II di Napoli nel 2014, è appassionato di giornalismo e in particolare di politica, di analisi politica e di Scienza Politica, in generale. Tesserato a Libera, in passato ha ricoperto la carica di Coordinatore Regionale a livello giovanile nell'Italia dei Valori (2012). Cofondatore dell'associazione Agorà - Lavoro, Partecipazione e Libertà. Attualmente collabora anche con "Il Roma" ed è co-fondatore della testata indipendente "Libero Pensiero".
Tutti gli articoli di Francesco Di Matteo →