Due mesi di governo Monti: quanto sono stati coerenti i partiti?

Pubblicato il 6 Gennaio 2012 alle 12:22 Autore: Dario Cafiero
governo monti

Lega Nord : i primi a chiedere le elezioni anticipate, sono l’unica convinta opposizione all’esecutivo tecnico. In piena campagna elettorale, la Lega cerca una “riverginazione” politica per accreditarsi di nuovo agli occhi dell’elettorato. Il ritorno al qualunquismo populista (riapertura del parlamento padano in primis) fa arruffare i nasi dei non leghisti, ma forse ha ancora presa nell’elettorato nordista, come dimostra il leggero incremento delle ultime settimane, che hanno portato Bossi & co sopra il 9% (dato che fa il paio con l’aumento dell’esposizione televisiva dovuta alle ‘bravate’ in Parlamento). A questa prima fase, però, dovrà seguirne una seconda con atti un po’ più concreti, sennò per le camicie verdi si staglia all’orizzonte un futuro low profile, schiacciata – chissà – dal nuovo partito moderato/centrista.

 

Popolo delle Libertà : è diventato il partito dei distinguo, dei ‘voto sì ma non sono d’accordo’. Strana l’evoluzione del PdL, dall’arroccamento in difesa di Berlusconi alla minaccia di staccare la spina, ogni piè sospinto, al governo Monti. Dopo l’inevitabile crollo nei sondaggi tra ottobre e novembre 2011, i ‘berluscones’ hanno iniziato una lenta e difficilissima risalita (tornando nei sondaggi poco sopra quota il 25%) con un Berlusconi già in formato elettorale. Difficile però cancellare nell’elettorato gli ultimi mesi dello scorso governo: timidi i tentativi di avvicinamento all’Udc, molto più convinti quelli con la Lega, che però per ora (pubblicamente) risponde picche (vedi ‘riverginazione’ di cui sopra). Dopo aver rischiato il default con la fuoriuscita di Berlusconi, il PdL sta attenendo al tavolo dove si gioca la partita per il 2013, magari facendo un ticket politiche-elezioni presidenziali per far arrivare Berlusconi al Quirinale?

 

Partito Democratico : in ascesa fino a quando è rimasto in (quasi assoluto) silenzio, in stallo da quando la manovra ha evidenziato l’assoluta mancanza di incentivazioni alla ripresa dell’occupazione (se non una detassazione per gli under35) e la messa in discussione dell’articolo 18. Mosse, queste, che hanno dato il via al dibattito interno tra le posizioni – in tema di lavoro – di Stefano Fassina e Pietro Ichino, riacutizzando di nuovo le polveri ai mai tranquilli democratici. Diviso tra il sostegno responsabile e la ricerca dei voti nell’area oggi presidiata da IdV e SeL, Bersani ha scelto la politica del doppio binario (come sottolineato da Dario Di Vico sul Corriere della Sera a fine novembre), cercando di conservare la posizione privilegiata, a livello di preferenze, conquistata in questi mesi. Missione difficile per un partito come il Pd, abituato a dilapidare consensi acquisiti in mesi e mesi nel giro di pochissimo tempo.

 

Unione di Centro : il “partito del presidente” (citando così la definizione che i socialisti davano di loro stessi nei confronti di un ex inquilino del Quirinale, Francesco Cossiga, ad inizio anni ‘90) segue come un’ombra i movimenti dell’ex commissario europeo, dando carta bianca – incondizionata – a qualsiasi azione intrapresa dall’esecutivo. Mosse che, nel periodo immediatamente successivo alla nomina di Monti, hanno fatto impennare il gradimento centrista ; ma ora, con la prospettiva di tasse e di misure molto restrittive, l’Udc sta tornando su livelli pre-16 novembre, attestandosi comunque sopra il 7%. C’è da scommettere che Casini punti a tornare in esecutivo nel 2013, magari presentandosi come premier sostenuto da maggioranze molto larghe, e si sta lasciando tutte le porte aperte.

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L'autore: Dario Cafiero

Laureato in Comunicazione politica all'Università di Firenze con una tesi sul linguaggio politico di Mario Monti prima delle elezioni politiche del 2013. Collabora con l'Unità e al Corriere Nazionale, ed alla campagna elettorale regionale 2010 per il candidato di centrosinistra. Dal 2011 all'ufficio stampa della giunta provinciale di Firenze. Appasionato di politica e giornalismo, ultimamente scopre (dal divano) il fantastico mondo del basket
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