Decreto Fiscale 2025: cosa contiene? I punti principali

Pubblicato il 19 Giugno 2025 alle 15:26 Autore: Guglielmo Sano
Decreto Fiscale 2025

Decreto Fiscale 2025: cosa contiene? I punti principali

Decreto fiscale 2025: approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 giugno scorso, rappresenta una delle tappe più significative della riforma fiscale progettata dal Governo Meloni. Che cosa contiene esattamente? Quali le principali novità introdotte dal provvedimento? Una panoramica veloce sul tema.

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Decreto fiscale 2025: di cosa si occupa?

Decreto fiscale 2025: approvato dal Consiglio dei ministri, il testo adesso è atteso dall’esame del Parlamento. Ancora non è nota la data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Tuttavia, non dovrebbe mancare molto per l’entrata in vigore delle norme contenute dal provvedimento. Quali sono i punti più importanti toccati dal testo? Spazio a nuove semplificazioni e agevolazioni riguardanti la dichiarazione dei redditi da lavoro autonomo. In parallelo, si stabiliscono delle proroghe molto utili per alcune particolari categorie di contribuenti.

Di seguito un elenco che ne riassume le direttive principali:

Semplificazioni per il reddito da lavoro autonomo

introduzione di semplificazioni per la determinazione del reddito, tra cui la deducibilità delle spese di vitto, alloggio e viaggio sostenute all’estero con mezzi di pagamento non tracciabili. Per le spese di rappresentanza resta invece obbligatoria la tracciabilità. Inoltre, vengono rivisti i criteri di dichiarazione dei redditi. Le plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni in società devono essere considerate come redditi diversi, e gli interessi e proventi finanziari percepiti in attività professionali vanno indicati come redditi da capitale. Viene altresì ampliata la possibilità di usufruire dell’extra deduzione del costo del lavoro anche in presenza di rapporti di collegamento tra società e nuovi dipendenti.

Modifiche alla disciplina delle perdite e delle deduzioni

si semplifica il calcolo del riporto delle perdite fiscali, eliminando i riferimenti alle società collegate, e si introduce una maggiore flessibilità per le deduzioni del costo del lavoro, incentivando l’assunzione e l’occupazione. Viene inoltre aggiornato il regime delle società estere controllate (CFC): con nuove regole sia per l’imposta minima del Pillar 2 che per il regime opzionale di calcolo.

Proroghe e novità sul versamento delle imposte e altre misure

la scadenza per il pagamento delle imposte sui redditi è prorogata dal 30 giugno al 21 luglio 2025, per alcune categorie di contribuenti, tra cui soggetti ISA, forfettari e partecipanti a regimi di vantaggio. La proroga riguarda anche il termine di approvazione delle delibere Imu da parte dei Comuni: slitta al 15 settembre. In ambito IVA, le regole del reverse charge estese anche agli appalti di trasporto merci, con l’eliminazione del requisito di prevalenza della mano d’opera. Inoltre, lo split payment sarà sospeso dal 1° luglio al 31 dicembre 2025 per alcuni soggetti. Inoltre, le dichiarazioni fiscali 2024, scadute il 31 ottobre, potranno essere inviate entro l’8 novembre senza sanzioni, e si prevedono modifiche al regime degli impatriati, con l’eliminazione del cumulo tra diversi regimi fiscali agevolati. Infine, la prevista entrata in vigore della sugar tax, prevista dal 1° luglio, viene ulteriormente rinviata a un decreto successivo, segnando l’ottava proroga in cinque anni.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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