Crisi Italia: calo dipendenti pubblici e basso costo del lavoro

Pubblicato il 31 Marzo 2014 alle 16:37 Autore: Daniele Errera

Dall’Istat e dall’Eurostat arrivano due vere e proprie mazzate per l’economia ed il lavoro del ‘Belpaese’: il costo del lavoro e il numero di dipendenti pubblici sono il centro delle relazioni dei due istituti di statistica.

Prima l’Ufficio Statistico dell’Unione Europea analizza il costo del lavoro: all’Italia è affidata la maglia nera 2013. Infatti la penisola ha un valore sotto la media del vecchio continente: 28,1 euro l’ora. E’ questo il livello a cui si è attestata l’Italia, contro il 28,4 dell’eurozona. Staccati, di molto, la Francia (34,3) e la Germania (31,3). Il divario è quindi grande coi paesi leader europei, tra i quali spicca in positivo il Belgio (nell’area euro, si intenda) con 39 euro l’ora.

 

eurostat

L’Istituto di Statistica nazionale, invece, prende in esame il calo vertiginoso dei dipendenti pubblici: negli ultimi dieci anni, infatti, sono diminuiti di ben 367.000 unità. Questo secondo le analisi del censimento 2011 calcolati rispetto il 2001. Praticamente i dipendenti della Pubblica Amministrazione sono passati da 3.209.125 a 2.842.053.

Daniele Errera

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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