Mafia Capitale, Marino apre a giunta con M5S. Renzi: “E’ uno schifo, via subito ladri”. Berlusconi: “Si devono dimettere tutti”

Pubblicato il 6 Dicembre 2014 alle 10:47 Autore: Antonio Atte

“Quello che emerge dalle indagini in queste ore fa letteralmente schifo. Un sistema di potere corrotto, denari ai politici e non solo. Vale come sempre la presunzione di innocenza per tutti. Ma vale anche l’auspicio che si faccia presto a fare i processi. Perché abbiamo il diritto di sapere chi ha rubato”. Questo il commento del premier Matteo Renzi dopo le evoluzioni dell’inchiesta “Mondo di mezzo”, che ha messo sottosopra la politica romana.

Mafia Capitale, Renzi: “Non faremo sconti a nessuno”

Renzi prende le difese del sindaco Ignazio Marino, al quale rinnova la fiducia. “Mi spiace che qualcuno tenti di far passare il messaggio che sono tutti uguali. Per me no: in Italia ci sono migliaia di persone per bene che ci rendono orgogliosi di essere italiani”.

“Se ci raccontiamo – prosegue il premier – che l’Italia è uno dei paesi con il più alto tasso di corruzione in Europa, poi non ci dobbiamo sorprendere quando si scoperchia il malaffare. Ben vengano gli scandali, dunque. Sì, avete letto bene: oportet ut scandala eveniant dicevano i romani”. Ancora: “Più vengono fuori questi scandali, dall’Expo al Mose fino a Roma, più sarà chiaro che questa è la volta buona in cui non si fanno sconti a nessuno. Nessun giudizio anticipato, ma nessuno sconto: questo è l’impegno del Pd”.

Mafia Capitale, Marino: “Ok a giunta con M5S”

Ignazio Marino ieri ha aperto alla possibilità, ventilata da Francesco Rutelli, di costituire una giunta di salute pubblica con la collaborazione del M5S: “E’ una strada condivisibile, non so se loro sono disponibili – ha dichiarato il primo cittadino di Roma – ma certo serve un insieme di persone al di sopra di ogni sospetto”.

mafia capitale

Mafia Capitale, Di Battista: “Marino se ne vada”

I pentastellati però sembrano essere di un altro avviso. Nella serata di ieri un cospicuo numero di attivisti del Movimento Cinque Stelle, al grido di “fuori la mafia dallo Stato”, ha occupato la sala Giulio Cesare del Campidoglio nella quale era in corso una seduta per eleggere il nuovo presidente dell’assemblea capitolina. Poco prima era scoppiata una rissa tra alcuni simpatizzanti della Lega e del centrodestra venuti ad assistere alla riunione.

Il coro degli esponenti M5S è unanime: Marino a casa. Particolarmente duro il commento di Alessandro Di Battista, membro del direttorio grillino: “Marino se ne vada, chiuda una pessima carriera e non pensi di rinnovare la presidenza del consiglio comunale con le stesse persone. Perché se i romani si incazzano, questi rischiano grosso”.

PD, Orfini annuncia tre autosospensioni

Intanto, via Twitter arriva l’annuncio del presidente democratico Matteo Orfini: “Ozzimo, Coratti e Patanè si sono autosospesi dal Pd. Li ringrazio e gli auguro di riuscire a dimostrare la propria estraneità a questa storia”. I tre esponenti democratici – che avevano già lasciato gli incarichi, rispettivamente, di assessore alla casa del Comune di Roma, presidente del consiglio comunale e consigliere regionale nel Lazio – risultano tra gli indagati.

Mafia Capitale, le parole del Vaticano

Sulla vicenda si esprime anche il Vaticano, tramite le parole del cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato: “Come può non preoccupare? Come si fa a vivere senza legalità? Una società che non cura la legalità è una società destinata a lasciare il predominio soltanto al più forte e a calpestare il più debole”.

Berlusconi chiede dimissioni generali

Interviene anche Silvio Berlusconi che – parlando al telefono con un’iniziativa dei Club Forza Silvio a Palermo – avanza una richiesta ai partiti: “Uno sforzo comune: si devono tutti dimettere. Vogliamo gente nuova che assicuri gestione trasparente. Non possiamo accettare che Roma, la urbs urbi più famosa del mondo, la nostra Capitale, possa essere gestita da chi è compromesso”.

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L'autore: Antonio Atte

Classe '90, stabiese, vive a Roma. Laureato al DAMS con 110 e lode, si sta specializzando in Informazione, editoria e giornalismo presso l'Università degli studi Roma Tre. E' appassionato di politica, cinema, letteratura e teatro. Mail: antonio.atte@termometropolitico.it. Su Twitter è @Antonio_Atte
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