Tagli del governo: i dipendenti Rai pronti ad alzare le barricate

Pubblicato il 30 Maggio 2014 alle 16:42 Autore: Giuseppe Spadaro
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I tagli di 150 milioni previsti dal governo non piacciono ai dipendenti Rai che sono pronti ad alzare le barricate pur di difendere la propria azienda. E  così le segreterie di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, Snater, Libersind Conf Sal e Usigrai hanno convocato per mercoledì 11 giugno uno sciopero che culminerà con una manifestazione a Roma. “Un taglio drastico che non colpisce gli sprechi ma i posti di lavoro – spiegano i sindacati –  creando le condizioni per lo smantellamento delle sedi regionali e ancor peggio per la svendita di RaiWay alla vigilia del 2016 (data in cui dovrà essere rinnovata la concessione per il servizio pubblico), lasciando intravedere inquietanti ritorni a un passato fatto di conflitti di interessi e invasione di campo dei partiti e dei governi. Indicare in Raiway e nelle sedi regionali i luoghi verso cui operare vendite o riduzioni significa infatti – continuano –  far morire la Rai e compromettere seriamente il rinnovo della concessione per il servizio pubblico”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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