Vitalizi: è questo il motivo per cui si ritardano le elezioni?

Pubblicato il 9 Dicembre 2016 alle 19:06 Autore: Guglielmo Sano
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Vitalizi: è questo il motivo per cui si ritardano le elezioni?

Come già ai tempi del secondo governo Prodi, si sta parlando di come molti parlamentari (alla prima legislatura) sarebbero contrari alle elezioni anticipate perché con esse perderebbero il diritto al trattamento pensionistico da deputati o senatori. Dunque, sarebbero moltissimi in Parlamento a voler ritardare il voto. Almeno fino a settembre 2017, quando maturerebbero gli estremi per ricevere l’erroneamente detto, in seguito alla Riforma Fornero, “vitalizio”. Quando cioè scatterebbe la soglia necessaria di 4 anni e 6 mesi dall’inizio della legislatura. Teoricamente, bisogna restare in carica per 5 anni effettivi per ricevere la pensione da parlamentare. Tuttavia, in caso di fine anticipata della legislatura, le frazioni di anno contano come un anno intero se sono trascorsi più di sei mesi.

Vitalizi: è questo il motivo per cui si ritardano le elezioni?

Secondo Openpolis, sono 403 i deputati e 193 i senatori alla prima legislatura. Il 60% del totale, 596 parlamentari in tutto. 125 di questi sono del Movimento 5 Stelle. Per il 60% dei parlamentari del Pd quella attuale è la prima legislatura. Precisato questo, come si può leggere sul Post, “se si conta che il gruppo intero del Pd non ha da solo la maggioranza assoluta né alla Camera né al Senato, e che ci sono molti parlamentari di altri partiti che si sono già espressi a favore delle elezioni anticipate (come la metà circa dei parlamentari della Lega Nord), la corrente di chi potrebbe voler proseguire la legislatura per riuscire a ottenere la pensione è quindi molto minoritaria”.

Altri ragionamenti si impongono a rigor di logica (politica). Infatti, è molto più probabile che un parlamentare pensi a farsi ricandidare piuttosto che a maturare un diritto molto “remoto” come quello alla pensione. Infatti, non si riscuote prima del compimento dei 65 anni. Per ogni anno in cui resta in carica oltre i primi cinque, il parlamentare può godere della pensione con un anno di anticipo, anche se in nessun caso può iniziare a percepirla prima del 60esimo anno di età. Non aiuta a farsi ricandidare, almeno non dallo stesso partito, ostacolare i propri leader. Se dall’alto si vuole andare al voto, buon senso sarebbe non opporsi. In caso contrario, magari, si arriva anche ad ottenere la pensione, di certo, sarà più difficile ottenere una ricandidatura.

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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